domenica, settembre 25, 2005

ASW 24 Airborne

Finalmente, oggi, pur non essendo una giornata eccellente sotto l'aspetto meteo ci siamo rivisti sul pendio. Il momento centrale della giornata era il collaudo dell' ASW 24 della FVK realizzato da Stefano (doctorwind). Volo di collaudo ASW24Ecco le condizioni della prova:
Pressione al livello del mare di 1016 hPa vento da SSE da 10 a 21 km/h; vento ovviamente non laminare, con conseguente spinta verticale notevole. L'ASW 24 è un modello come dicevo realizzato dalla oramai nota casa tedesca FVK. Ecco le caratteristiche del modello:
1,63m di apertura-0,75m di lunghezza. Il profilo è un MH 32 peso 320 g ed un carico di 19,8 g/dm². Si valutano un pò di cose prima del lancio di collaudo che viene affidato al sottoscritto, la costruzione è precisa (e come non potrebbe esserlo) aggiustiamo grazie a franz e doctorwind i comandi e il baricentro statico e ci apprestiamo al lancio. Il modello è un coda a T e quindi molto efficace e me lo aspetto (e così sarà). Lanciamo il modello va via un pò incerto ma preciso, esco a sinistra e guadagno quota accenno una prima virata a destra e dimostra una pulizia nella virata degna di modello di dimensioni ben più generose. Esco dalla virata con un buon guadagno di quota, assaggio un pò il suo carattere, non certo tranquillo ma nemmeno "nevrotico" e quindi divertente, riscontro (ma non poteva essere diversamente al primo volo) una certa "esuberanza" dei comandi inoltre la condensazione aumenta mi appresto all'avvicinamento e atterraggio. Il modello non ne vuol sapere di atterrare, complice oltre una buona efficenza anche una termica a W della zona di atterraggio in sotto vento; il che mi fa approcciare al zona di atterraggio in un modo nuovo. :-)(che ne dici franz?) Comunque l'atterraggio è onesto senza sorprese e... senza aerofreni. Si risistemano i comandi e attendiamo una nuova finestra di visibilità buona. Rilanciamo e il modello svela il suo "buon carattere" tant'è che vado ad esplorare inviluppi di volo più critici compresi lo stallo, scampanata, looping e tonneau (leeeento). Il modello ritorna a terra in modo pressocè perfetto a pochi metri da me. Che dire? bellissimo...!
Buoni voli doctorwind!

sabato, settembre 24, 2005

Volare da campioni

Sabato senza pioggia, oggi. Qualche commissione in giro per la città al mattino, e poi subito di corsa verso il Faiallo: c'è il Fredy da ri-collaudare e soprattutto tanta voglia di tornare a volare, per cui anche i rapporti METAR che parlano di vento in diminuzione passano in secondo piano.
In realtà, arrivato sul sito, mi accorgo che il vento è veramente poco: da 10 a 15 km/h, variabile con un periodo di circa dieci minuti. Decido di aspettare per capire come evolverà la giornata, e intanto faccio una passeggiata nei boschi attorno (pare che quest'anno ci siano molti funghi...). Al ritorno mi accorgo che c'è un modellista che sale verso la sommità della collina, e si vede bene che è un modellista perché ha al collo una MC-24 e in mano un aliante. Fatte le presentazioni scopro che Alex (così si chiama) viene da Bolzano e trovandosi a Genova per altri impegni ha provato a cercare il pendio di cui aveva letto su internet. Scopriamo anche di avere la stessa frequenza, per cui lascio che Alex esca per primo a saggiare l'aria (fifone che sono, neh?). L'aliante, un Simprop da 60 pollici, si comporta benissimo e aggancia subito qualche termica; la dinamica non è esuberante ma le termiche compensano e permettono di fare una buona quota.
Dopo una decina di minuti Alex atterra e mi lancia il Blade; subito inizio a cercare una traiettoria che mi permetta di sfruttare l'efficienza del modello, e ingrassando un po' il profilo riesco a raggranellare un po' di quota. Alex mi indica a questo punto un paio di punti in cui trovo delle buone termiche e salgo ancora. Riporto il profilo "liscio" e lascio correre il Blade, che tanto mi restituisce molto bene la velocità presa con altra quota. Incredibile efficienza! E pensare che oggi nemmeno i parapendio se la sono sentita di uscire.
Atterro e Alex lancia per il suo secondo giro. Alex trova le termiche come un falco, e ha parole di elogio per il pendio e il panorama, davvero bello anche se la giornata non è limpidissima: "Qui si può volare anche da Nord?" "Certamente!" "E si fa DS?" "Eccome, da tutti e due i lati!"
Dopo l'atterraggio è la volta del Fredy riparato, che in confronto al Blade è un sasso; Aliante di Alex in voloprobabilmente non sono riuscito a mantenere perfettamente il diedro longitudinale nel corso della riparazione, per cui compenso abbassando un po' i flapperoni. Va un po' meglio, ma l'efficenza non è quella dell'altro mio modello. Alex comunque riesce a instradarmi verso aria migliore, e mi dispensa preziosi consigli su quando virare e quando lasciarlo correre.
Atterro ed è già il momento dei saluti. Lascio ad Alex il mio indirizzo di posta elettronica, la URL del blog e gli chiedo nuovamente come si chiama per poterlo segnalare sul blog. "Alex Galtarossa"... bene, ho appena volato con il campione italiano F3K 2005! Ciao Alex!

martedì, settembre 20, 2005

F3K : gara bagnata... gara (s)fortunata!!

Per il fine settimana era previsto brutto tempo e tutti i concorrenti partecipanti alla gara di F3K - Campionato Italiano a Crivelle (TO) tremavano al pensiero di non poter svolgere tutte le prove programmate...
Domenica 18 settembre, arrivati sul campo trovai un gruppo di modellisti infreddoliti, al riparo di una piccola tettoia.
Dopo poche chiacchiere uno di noi tentò il volo d'inaugurazione sfidando la pioggia insistente.
In pochi minuti tutti estrassero dalla propria auto i modelli e alle 10 in punto è stato dato il via alle danze!
Otto prove previste per la giornata, cinque batterie ad ogni prova per 24 concorrenti.
Da ogni batteria si vedevano tornare modelli e aeromodellisti bagnati fradici che nonostante il disagio, apprezzavano le condizioni metereologiche medie.
Abbiamo potuto constatare infatti che anche con la pioggia diverse bolle si staccavano dal suolo trasformandosi in sufficienti termiche capaci di mantenere in volo i nostri modelli per diversi minuti.
Non è mancato lo spuntino di metà mattinata ed il corposo pranzo alle 13 circa, preparato dall'organizzazione dell'AeroClub "La Cloche" (Grazie Vittorio e Davide...)
La gara procedeva senza gravi intoppi: poche e piccole rotture avevano fatto perdere pochi secondi di volo ai concorrenti.
Da ricordare la rottura netta di metà stabilizzatore del modello di Reali (che nonostante tutto ha terminato la prova optando per lanciare più dolcemente mirando ad un numero maggiore di voli!), il volo non comandato di Cassinis (durante il lancio si è sfilato il quarzo dalla ricevente...ma grazie ad un perfetto trimmaggio il modello è tornato a terra senza danni), la rottura del timone del Turbo di Paolo Ventafridda (il quale ha poi continuato la gara con il modello di scorta...)
Personalmente ho avuto diversi problemi all'elettronica del radiocomando: probabilmente la troppa umidità ha causato diversi falsi contatti, causando anomalie nel movimento dei servi.
Nonostante tutto volare sotto la pioggia non è stata una situazione di gran disagio... Le prime gocce appena usciti allo scoperto davano sicuramente fastidio ma poi l'adrenalina della gara ci ha fatto dimenticare ogni dubbio.
Ogni momento della CI è stato diretto dall'ormai espertissimo Sergio Pers, sempre attento ad ogni esigenza di noi partecipanti!
Alla fine della giornata è stato eletto il Campione Italiano F3K 2005: Alex Galtarossa... Complimenti!! Io mi sono aggiudicato la diciottesima posizione... non è certo un gran risultato ma l'importante è partecipare! :-)
Sicuramente la prossima volta andrà meglio: l'allenamento in questa categoria è fondamentale... vedrò di applicarmi di più!
Cosa mi piace veramente delle gare F3k?
Ogni volta si torna a casa con nuove nozioni e tanta voglia di migliorare!
Grazie a tutti i partecipanti... 24 testardi gareggianti sotto la pioggia!!!!

Maggiori informazioni su http://www.f3k-italia.it

lunedì, settembre 19, 2005

Ma allora è un vizio!

Un altro week-end presa-in-giro! Dopo alcuni giorni (naturalmente lavorativi) di bel tempo e cielo limpido, da sabato sul Piemonte ha cominciato a cadere un'insistente pioggia. Nel primo pomeriggio di domenica, dopo avere dato l'ennesima occhiata alla webcam di Genova e al METAR, decido che al Faiallo peggio di com'è qui ad Asti non può certo essere, e parto. Il pendio è sgombro, con il "ceiling" delle nubi a 150 metri circa sopra la quota di volo. Non c'è il sole e già al parcheggio si sente freddino, ma appena giungo sulla cresta del forte Geremia capisco il vero carattere del tempo: vento freddo, molto forte e con raffiche violente. Arrivato al sito di volo prendo l'anemometro e lo espongo al vento: un minimo di 38 km/h con raffiche che arrivano a 57 km/h nello spazio di un paio di secondi! Sarebbe il caso di tornare alla macchina, ma l'incoscienza ha il sopravvento e decido di montare il Fredy.
Carico tutto il ballast possibile e mi porto nel lato sopravento per lanciare. Con i guanti la presa sul modello non è sicura, ma dopo qualche prova riesco a impugnare la fusoliera e lanciare. Superati i primi metri di salita trovo aria meno turbolenta, e lascio che il modello prenda quota risalendo il vento. Appena viro per la prima traversa l'accelerazione è incredibile e comincio a prefigurarmi un atterraggio impegnativo.
Con un po' di quota in più provo a mettere la coda al vento per tentare un passaggio di dynamic soaring. La separazione è netta e alta, non serve scendere molto giù verso la valle. Dopo il primo giro il modello è velocissimo, saranno 200 km/h, e esco subito riportandomi sul lato sopra vento: il Fredy fischia come un jet, e continua a farlo per quattro passaggi davanti alla mia postazione! L'emozione è fortissima... sono ormai oltre la semplice eccitaziona adrenalinica, sono addirittura spaventato dalla velocità e dalla violenza delle reazioni del modello.
E' ormai chiaro che la sfida del giorno sarà riportare a terra il Fredy. Cerco di rallentare un po' usando gli spoileroni e approfittando di un momento di vento meno forte imposto il circuito di atterraggio. Il braccio di sottovento passa velocissimo, mentre il braccio di base e il finale sono un'unica virata quasi in vite, che alla fine porta il modello a un paio di metri sopra il pendio. Apro gli spoileroni e riesco a posare il Fredy ai piedi di un cespuglio: non certo un atterraggio morbido, ma nemmeno un crash. Purtroppo, al recupero mi accorgo che il colpo contro il terreno ha nuovamente spezzato il trave di coda, nello stesso preciso punto che era già rimasto incidentato alla seconda uscita del Fredy. E' un vizio!
Scherzi a parte, evidentemente la precedente riparazione non è stata sufficientemente robusta. Penso di avere sbagliato a usare tessuto di vetro leggero, da 49 g/m² ora mi ripeterò con la tecnica dei "Blätzli" ma con pezzi più grandi e da 105 g/m². Speriamo basti... l'ideale sarebbe una riparazione dell'interno ma la presenza dei rinvii interni, non facilmente rimovibili, impedisce l'uso delle tecniche note come la spugna e il palloncino.

venerdì, settembre 16, 2005

"ASCENSORE"

Pendio Alpe di Vobbia 1Visto che dopo l'ultima uscita avevo rotto il pianetto DX del V-tail, ieri sera ho sfruttato il tempo libero che avevo a disposizione per il collaudo del Trendy dopo la riparazione effettuata. Non volendo andare da solo ho chiesto compagnia al mio amico Simone che ha accettato con entusiasmo la mia proposta.
Caricato l'aliante in macchina, ci siamo recati all' Alpe di Vobbia; già durante l'avvicinamento ero scettico perchè in pochi minuti l'aria umida (85%) Trendy con la Luna all'Alpeha iniziato a condensare e a scavalcare i vari pendii. Arrivati a destinazione invece ho constatato con piacere che eravamo fuori dalla zona critica e ciò ci ha permesso di iniziare a montare il Trendy senza dover tornare a casa con le pive nel sacco!
Il vento aveva provenienza da S-SE con velocità di circa 20-25 Km/h; condizioni ideali per il mio piccolo aliante che non vedeva l'ora di tuffarsi in quel mare d'aria! Un ultimo controllo ai comandi come da rigida procedura e via! Esco per un nuovo volo che dopo qualche attimo di verifica della corretta funzionalità del piano di coda, si trasforma in puro e sano divertimento.
Tramonto sull'AlpeL'esplorazione del pendio è sicura e mi rivela 3, dico 3, canali in cui la dinamica verticale è fortissima (veri e propri ascensori) dove il Trendy, quasi senza avanzare, guadagna decine di metri di quota. L'emozione è grande e visto che non avevo mai trovato condizioni simili ne approfitto per lanciarlo anche in qualche manovra più accentuata (per fortuna che sulle istruzioni c'è scritto: DO NOT AEROBATIC MANEUVER...). Comunque niente paura, il mio aliante non è fatto per correre e anche i miei pollici non hanno sufficiente esperienza per certe cose! Chissà magari l'anno prossimo...
Stefano col Trendy all'AlpeIl tempo passa ed è quasi l'ora di atterrare (o meglio: cercare di atterrare); dopo aver effettuato un primo passaggio, la tachicardia ha preso il sopravvento perchè la condizione era davvero notevole e il Trendy non ne voleva sapere di scendere. Ho ripetuto la manovra più volte, arretrando e scendendo sempre di più fino a trovare la posizione giusta per l'atterraggio.
Un bel volo, non c'è che dire, con un'aria poco turbolenta e la compagnia della Luna che ci guardava da lassù... anche il panorama terrestre era spettacolare con un mare di nubi che ricopriva Genova e le valli circostanti creando un' atmosfera davvero particolare.
Alla prossima e buoni voli a tutti!

martedì, settembre 13, 2005

Buon auspicio

Grandangolare sul cieloL'ultimo fine settimana è passato senza voli e con tanta, tantissima pioggia sul nord-ovest. Da ieri il tempo è migliorato e il cielo è ora sereno, ma le previsioni suggeriscono che il prossimo week-end potrebbe tornare a peggiorare.
Per buon auspicio pubblico una foto grandangolare ripresa domenica sera, quando dopo aver scaricato acqua e acqua per tutto il giorno il cielo ha cominciato a rasserenarsi.

lunedì, settembre 05, 2005

Poco vento... tanta amicizia!

Ieri è stata una giornata insolita ma piacevole.
Sotto l'aspetto "volatorio" abbiamo finalemte assaporato il cosidetto Tramontanino. Il tramontanino è una brezza di origine settentrionale debole debole, assolutamente laminare e quindi con una spinta verticale quasi nulla e per completare, il sole era pallido, quindi niente termiche. Nonostante tutto dopo aver "annusato" l'aria si decide di lanciare il Trendy di Stefano. L'aliante esce tranquillo eseguendo una buona planata, un otto e Stefano rientra. Dopo tento anch'io un lancio con il Silent Dream che dimostra anche lui un'efficenza elevatissima. Chiudiamo la giornata con una decina di lanci tra Stefano ed il sottoscritto.
I voli se pur brevi, sono stati divertentissimi ed impegnativi.
Ma se vogliamo la vera "chicca" della giornata è stata la gradita presenza di Antonietta e Marco. Ho conosciuto Marco un po' di tempo fa: Marco non è un modellista ma era curioso di vedere cosa si combina sui monti liguri...
Ebbene Antonietta e Marco ci avevano promesso di fare merenda insieme a noi... è così è stato! Non ben capito dove avessero tutta quella roba (ETA BETA docet) buonissima... alla faccia della merenda.
Giusto per citare: Rossese di Dolceacqua torta di frutta etc etc...
Bellissimo! ottima compagnia, buon vino, ottimi dolci!
Cosa desiderare di più?
Grazie siete stati gentilissimi... e di questi tempi queste cose sono importanti!
Un grazie di cuore da tutti noi

domenica, settembre 04, 2005

Buon compleanno

Sto scrivendo mentre guardo la registrazione della manifestazione aerea di Rivolto che festeggia i 45 anni della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Anche se farà ridere, provenendo da semplici aeromodellisti, buon compleanno e congratulazioni alle Frecce Tricolori da tutti gli amici del Gabbiano R/C!

Si torna a volare

Dopo gli ultimi due week-end, in cui per problemi meteo ho disertato il pendio, ieri e oggi sono tornato sui prati del Faiallo. Sono stati due giorni con condizioni decisamente diverse da un giorno all'altro: vento debole meridionale sabato, vento settentrionale da forte a calmo oggi. Ieri ho potuto portare in volo solo il Blade, per la sua capacità di sopravvivere in condizioni deboli, mentre oggi ho avuto il piacere di riportare in aria il Fredy dopo le riparazioni delle scorse settimane. Il nuovo collaudo è stato assolutamente regolare: il modello non ha mostrato nessuna differenza nel comportamento, segno che nella riparazione sono riuscito a mantenere pesi e incidenze come erano prima dell'incidente.
Purtroppo le condizioni di vento al momento del volo, settentrionale e non troppo forte, mi hanno sconsigliato di tentare il dynamic soaring e di provare l'inserimento del ballast.
Verso le 17.30 il vento è calato al punto tale da costringere tutti a terra. La bandierina segnavento è rimasta incollata all'asta per circa dieci minuti, poi ha ripreso a soffiare un debole vento di circa 10 km/h. In queste condizioni, Stefano e Roberto hanno dato dimostrazione della grande efficienza dei loro Trendy e Silent Dream, riuscendo a resistere in aria per alcuni minuti prima di dover scendere per tornare a casa.