giovedì, luglio 17, 2008

Ritorno al pendio

Finalmente sono riuscito a regalarmi un po' di volo in pendio, per la prima volta nel corso di quest'anno 2008. E' avvenuto ieri sul pendio di Le Cune, sopra Moena, che già avevo avuto modo di sperimentare negli anni passati. Quest'anno il posto è risultato più complesso da raggiungere perché gli impianti di risalita sono in rifacimento, e bisogna però fare un pezzo in auto lungo una carrareccia nel bosco e un pezzo a piedi.
Il pendio si è "comportato" proprio come ricordavo: debole dinamica proveniente da Sud, in modo da volare con lo sfondo del passo Rolle e delle Pale di San Martino, e termiche fuori sopra la valle. La tecnica prevede di lanciare da un prato, far superare al modello il ciglio del sentiero e quindi fare quota se si aggancia, o rientrare lateralmente se non si trova nulla. La termica ieri aveva una ciclicità piuttosto chiara: se si agganciava si poteva fare una buona quota e divertirsi circa un quarto d'ora o venti minuti di volo, prima che il modello risultasse "schiacciato giù" da una forte discendenza in preparazione del distacco di una nuova termica. Ieri avevo con me solo il Superblade, con cui riuscivo a sfruttare al meglio le condizioni usando il profilo variabile, con circa 3 gradi di deflessione di flap e alettoni; con il profilo a zero faticavo a mantenere la quota e mi trovavo a terra assai prima. Era la prima uscita del Superblade dopo la riparazione dei danni riportati l'estate scorsa, e la riparazione mi è costata circa 100 grammi, ma più che all'aumento di peso sono portato ad attribuire questo tipo di performance alle condizioni di altura (Le Cune è a 2200 metri).
Con circa due ore di volo sono arrivate le quattro del pomeriggio, e un problema ad uno dei servi mi ha impedito di proseguire oltre. Ora il Superblade è di nuovo nella sua sacca, mentre sto caricando le batterie dei due Stork che sabato e domenica mi serviranno nella gara Eurotour F3J di Monaco.

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