La messa a punto di Carlo è stata solo abbozzata, perché non avevo con me tutta l'attrezzatura (non sapevo infatti dei suoi piani). Abbiamo cominciato ad applicare la routine di setup che ho messo a punto nel 2010, ma senza il sensore di trazione mi potevo basare solo sugli indizi dati dalla velocità all'aria e non è certo l'optimum: alla fine della giornata l'Xplorer di Carlo riusciva a fare tra i 220 e i 230 metri al verricello F3B, in condizioni nelle quali con il mio Pike ho registrato 245 metri. Bisognerà lavorarci ancora, l'ideale sarebbe una sessione in pendio ma il meteo lo sconsiglia decisamente.
Mi hanno invece soddisfatto le prove con il sensore di assorbimento. In calma di vento ho registrato un assorbimento massimo
di 1,7 A durante il lancio al verricellino, e 2,9 A al verricello F3B. Il massimo assorbimento sembra verificarsi durante la richiamata per iniziare lo zoom, e in effetti in quella situazione tutti i servi alari sono chiamati a fare gli straordinari per ingrassare il profilo mentre l'ala genera circa 60 kg di portanza, e l'elevatore deve imporre l'assetto necessario a generarla. La salita in sé, sempre col verricello F3B, comporta un assorbimento massimo di 1,5 A; nel volo planato l'assorbimento scende a meno di 300 mA, mentre la frenata torna a chiedere lavoro ai servocomandi e fa salire l'assorbimento a circa 2A.Le misure hanno anche evidenziato che la caduta di tensione di un pacco carico di NiCd da 1700, anche con temperature prossime allo zero, è di tutta sicurezza.
Prove a parte, sono molto contento di come vola il modello: agile ma stabile, ha una buona planata ed è riuscito a prendere la prima termica del 2011.
1 commento:
Modello rigido, servocomandi dimensionati correttamente e corretti leveraggi = consumi bassi.
Modello flessibile, servocomandi con leve troppo lunghe = disastro.
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