domenica, settembre 25, 2011

Ritorno a Trnava (1)

Il campionato europeo e gli impegniche sono seguiti mi hanno impedito di raccontare del viaggio a Trnava dello scorso agosto, ma finalmente ho un po' di tempo per raccogliere le idee e scrivere un breve resoconto.
Trnava è un posto che già conoscevo, per averci accompagnato nel 2007 la squadra del campionato europeo F3J. Il campo di aviazione di Boleraz-Klcovany è una grande distesa erbosa, adagiata in una ampia pianura che dal capoluogo si spinge fino alle pendici dei Bassi Carpazi; spesso si trova ad essere battuto dal vento che non trova ostacoli naturali nella discesa dalle alture fino al Danubio, il che nel 2007 lo aveva reso un campo difficile e selettivo.
Quest'anno Max Verardi ed io abbiamo deciso di ritornare a Trnava perché volevamo partecipare ad una gara internazionale di F5J, la nostra prima gara del genere, e alla seguente gara di Eurotour F3J. La gara di F5J sarebbe stata la prima di quel tipo a svolgersi all'aeroporto di Boleraz, e per questo motivo la "Trnava Visegrad Cup F5J" era stata dotata di un ricco premio: il vincitore avrebbe portato a casa addirittura un Egida, il nuovo modello di Jaro Muller. Nonostante ciò nessun altro italiano è stato invogliato a partecipare, per cui Max, Angela ed io abbiamo affrontato il viaggio di 1200 km con un camper e un'auto, facendo anche una tappa in Austria per fare visita al celebre negozio Der Schweighofer.
Avevamo fatto in modo di arrivare sul campo un giorno prima della gara, per poterci ambientare e allenare un po'. Ci aspettava però un vento teso, sempre più forte di 10 m/s, che ha reso interessanti, per usare un eufemismo, le cose. Gli 800 Watt del mio motore Hacker B50, che tanto mi sembravano esagerati a casa, e il peso di 2600 grammi del mio Pike Perfect risultavano addirittura insufficienti a fare strada controvento e a mantenere l'energia. Solo verso sera, con l'indebolirsi delle condizioni, ho potuto montare il mio nuovo Pike Perfect ET Electro, che però ho finito per danneggiare per un black-out radio sottovento, rompendo il trave di coda e ammaccando le due tip.
Al mattino del primo giorno di gara, visto che le condizioni si erano decisamente affievolite, ho chiesto aiuto a Max per imbastire una riparazione di fortuna delle tip del Pike ET e poter così contare sull'ala leggera per la gara. La scelta si è rivelata immediatamente azzeccata: al primo lancio riesco a completare il tempo con soli 120 metri di salita, riportando un bel 1000. Non è però stato l'unico: ho fatto 1000 anche al secondo lancio, al quarto e al quinto, arrivando alla fine dell'ottavo lancio in terza posizione. Molto meglio di me faceva Max, che completava gli otto lanci con 6981 punti in prima posizione assoluta, ma la vera notizia era che per la prima volta in via mia entravo in un fly-off di una gara internazionale di alianti! Insieme a Max e a me c'erano l'israeliano Ofek, il francese MInisini, lo sloveno Pecar, il ceco Vanura e i due slovacchi Galar e Baciak.
Non avendo nessuna esperienza di fly-off, ho deciso che l'unica era fare del mio meglio senza pensarci troppo. Trovandomi a volare contro Max, da un lato immaginavo che avrei avuto un avversario molto determinato, dall'altro dovevo trovarmi un altro helper, poi reperito nel gentilissimo Tuomo Kokkonen che era arrivato a metà mattinata per allenarsi per la gara F3J del giorno seguente.
Al primo fly-off ho spento 5 metri più in alto di Max, ho fatto i 15 minuti di volo completando l'opera con un brutto atterraggio: 950 millesimi. Al secondo atterraggio addirittura nullo, ma avendo spento a soli 131 metri contro i 201 di Max, e avendo completato il tempo, mi sono ritrovato in prima posizione provvisoria. Al terzo fly-off ho voluto giocare il tutto per tutto, spegnendo a 119 metri (Max 111) ma non riuscendo a completare il tempo operativo. Alla fine mi sono trovato al quarto posto, fuori dal podio su cui però saliva, e al gradino più alto, Max: per lui inno di Mameli, trofeo, coppa e... Egida! Complimenti e congratulazioni: prima gara F5J internazionale, prima vittoria!!!

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