Ieri pomeriggio sul pendio del Faiallo ho collaudato in volo il Fredy. Il tempo dapprima ci ha fornito condizioni di vento molto buone, accompagnate però da nuvole un po' troppo basse, al limite della "maccaja", poi un vento più moderato ma sotto un cielo quasi completamente sereno.
Il primo lancio ha immediatamente rivelato che le indicazioni del costruttore sul centro di gravità non avevano alcun rapporto con la realtà: il modello aveva il naso pesantissimo, con continua tendenza a scampanare non appena prendeva velocità. E' stato difficile persino farlo atterrare, perché l'elevatore non aveva sufficiente autorità per tenere sollevato quel naso di piombo.
Dopo avere tolto 30 grammi dal muso riprovo, va meglio ma è ancora troppo picchiato. Ancora dieci, poi dieci ancora, e poi ancora, e poi ancora. Alla fine ho tolto 70 grammi degli 80 iniziali, il centro di gravità si trova due centimetri più indietro rispetto a quanto suggerito dalla Valenta Model, ma ora il modello vola come piace a me: con la coda alta, senza tendenza alla rimessa spontanea quando prende velocità, accelera bene e rallenta molto bene in atterraggio.
Devo ancora ridurre un poco l'esponenziale e aumentare un po' la corsa degli alettoni ma sono veramente soddisfatto di come vola: è veloce, pulito nelle traiettorie, meno sensibile alla turbolenza del Micro Spark. Il range di velocità utili, con il centraggio arretrato, è decisamente ampio. Non potevo resistere alla tentazione di provarlo in dynamic soaring: anche se quando ho potuto farlo le condizioni erano mediocri (vento sui 18 km/h) il Fredy se l'è cavata benissimo, non "scrolla" troppo quando buca i rotori e tiene bene la traiettoria. Non accelera tanto quanto il Micro Spark (ma forse anche le condizioni non erano ideali), ma sono sicuro che aggiungendo il ballast le cose cambieranno.
Un grazie a Roberto per l'assistenza e un saluto a Mario che è passato a trovarci con il suo Discus.
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