domenica, gennaio 28, 2007

C'è mancato poco

Oggi ho fatto un po' di allenamento F3J con lo Stork sul campo di Asti. Le condizioni erano di cielo sereno e temperatura abbastanza mite, ma non c'era attività termica degna di nota. Al termine del secondo volo mi sono accorto che all'apertura dei freni il modello rollava a destra: a terra ho verificato il corretto dispiegamento dei flap e il funzionamento degli alettoni, e tutto sembrava in regola. Ho pensato che il modello potesse già essere inclinato per conto suo, e che una estremità potesse essere entrata in stallo, e non ho dato peso alla cosa. Al terzo volo, però, il comportamento si è ripetuto identico, e allora ho deciso un supplemento di indagine. Ho nuovamente dispiegato i flap a terra, senza nessuna stranezza; ripeto un paio di volte e... tombola: gli alettoni si inclinano come per una decisa rollata a destra. Riprovo: niente. Riprovo più velocemente ed ecco riprodursi il fenomeno.
Sono immediatamente andato a verificare i mixer, ma tutto sembrava in regola. Ho quindi pensato che potesse essere uno strano comportamento della ricevente, a cui avevo appena cambiato la frequenza, ma il "servo monitor" sulla trasmittente mi ha subito mostrato che il problema era già presente in origine, prima che il segnale entrasse nello stadio RF della trasmittente. Non mi restava che ipotizzare un problema fisico della TX; rimosso il pannello posteriore mi accorgo che basta toccare i fili che escono dal potenziometro degli alettoni per riprodurre esattamente il guaio. Guardo più da vicino e mi accorgo che uno dei tre fili è interrotto!
Dopo avere sbaraccato modello e verricello sono tornato a casa per valutare il da farsi. Il problema era stato causato dall'uso, da parte di Multiplex, di fili elettrici con pochi trefoli e con guaina eccessivamente rigida. La meccanica delle Royal Evo prevede che uno dei due potenziometri di ciascuno stick sia fisso, mentre l'altro si muova insieme all'asse abbinato (quello degli alettoni si muove azionando il comando del freno/gas, insomma). Questo accorgimento permette una perfetta proporzionalità tra spostamento dello stick e segnale, ma provoca un movimento dei fili di collegamento, che devono essere correttamente dimensionati per evitare sforzi. Nella mia radio i fili erano un po' troppo corti; il movimento ha così progressivamente logorato la guaina che si è rotta, sottoponendo i conduttori ad uno sforzo che a lungo andare li ha spezzati.
La soluzione del problema è stata la sostituzione del gruppo di tre fili con tre cavi da servo, ricoperti di una guaina molto morbida che sembra essere al silicone. Non potendo (o volendo) crimpare i fili nella morsettiera originaria, ho troncato i fili originali a un paio di centimetri dalla morsettiera e li ho giuntati a quelli nuovi ricoprendo le saldature con anelli di termoretraibile. Ho saldato i terminali al potenziometro lasciando il nuovo cavo abbastanza lasco, bloccandolo in due punti come l'originale con della colla a caldo: sottoposti a movimento, i fili non tirano e non sforzano. Ho anche controllato gli altri gruppi di fili relativi agli altri assi, ma sembrano tutti a posto. Per ora va bene così, eventualmente potrei sostituire i cavi del potenziometro del timone, e in un secondo tempo quelli di gas e cabra, i cui potenziometri non si muovono e che quindi non sono sottoposti a sforzi. Comunque mi è andata bene ad accorgermi del problema quando ancora si manifestava solo in conseguenza al rapido movimento del dispiegamento dei freni: se mi fosse capitato in volo, non sarei riuscito a far atterrare il modello in mancanza del controllo del rollio.

1 commento:

BeyondTheSky ha detto...

Complimenti, un analisi tecnica perfetta; ogni tanto comunue, un po di "fortuna ci vuole