In uno scambio di e-mail con Vittorio Givone, la scorsa settimana, ho ricevuto da lui un invito a provare l'esperienza del volo in pianura con lancio al verricello. Domenica mi sono perciò unito alla squadra F3B/F3J che frequenta il campo di Crivelle, in provincia di Asti. C'erano Carlo e Maurizio, che già conoscevo per averli più volte incontrati sulla pista in Asti, Franco e naturalmente Vittorio stesso.
Il modello prescelto per la prova è stato il Superblade, che aveva già avuto trascorsi F3J con Rover Mersecchi, il precedente proprietario. Vittorio mi aveva preannunciato la possibilità di provare il traino con verricello elettrico da F3B e anche con la fionda elastica che usa per i suoi modelli da F3J. Tutte cose nuove per me, che perciò ho passato la settimana scorsa a raccogliere indicazioni e consigli su come centrare e regolare il modello per il traino. Mi sono così formato due specifiche paure: la prima, di avere il modello centrato troppo avanti (sto infatti ancora facendo pratica con questo modello) perché il gomito del gancio di traino, anche nella sua posizione più avanzata, si trova solo due o tre millimetri avanti al baricentro; la seconda, di "tirare" troppo la salita sotto trazione, sovraccaricando l'ala fino al limite di rottura. Ho allora programmato sulla radio una fase di volo "start" con un deciso trim a picchiare, nella speranza di contrastare il temuto effetto "a impennare" e contemporaneamente limitare la resistenza del modello alla trazione.
Ovviamente, giunto sul campo, ho sottopostto le mie regolazioni agli esperti che mi circondavano e che le hanno giudicate troppo prudenti. Fidandomi completamente dei loro consigli ho anche deciso di provare il primo lancio direttamente al verricello, che con la sua trazione costante e la quota di sgancio alta è più sicuro rispetto alla fionda. Le uniche concessioni alla mia inesperienza sono state il profilo neutro (di solito per il lancio è flappato) e il piede di Maurizio per controllare la potenza del verricello. Prima Carlo mi ha mostrato un lancio con il suo F3B, per mostrarmi la tecnica di sgancio, e poi è venuto il mio turno. Maurizio ha agganciato il paracadute al Superblade, ha messo in tensione il cavo, ha atteso che mi posizionassi alle sue spalle e poi ha mollato la presa. Il modello ha cominciato a salire dritto e senza nessuna brutta tendenza, richiedendo solo poche correzioni. Dai commenti ho capito che la traiettoria di salita era tutt'altro che ottimale e che la manovra di sgancio ("bunt") era anche peggio, ma dopo pochi secondi il Superblade stava già veleggiando a 80-90 metri di quota senza incidenti. Il volo non è stato altro che una lunga planata mentre cercavo il trim giusto per la pianura e il centraggio scelto. Non ho prestato la minima attenzione ai segnali di termica, limitandomi a lasciarlo correre sotto l'effetto della mia adrenalina e a curare un atterraggio decoroso in pista.
Nel giro di qualche minuto ho ripetuto l'esperimento, questa volta con 5 gradi di flap in positivo, ottenendo una salita più ripida ma con qualche accenno di tip-stall perché non avevo tenuto conto del fatto che Maurizio stava limitando la velocità del verricello per proteggermi le ali. Il guadagno di quota non è quindi stato rilevante rispetto al primo tentativo; ho però notato che le ali non sembrano flettere particolarmente durante la trazione (mentre flettono durante il bunt) quindi forse ci sono margini per aumentare la velocità.
Il terzo esperimento della giornata è stato un traino con la fionda elastica di Vittorio. Dopo avermi mostrato la tecnica con un paio di lanci del suo modello ed avermi istruito per un traino veloce e non troppo tirato abbiamo agganciato il Superblade e Vittorio lo ha lanciato per me. La salita è stata regolare e lo sgancio assolutamente tranquillo, senza necessità di bunt: ho semplicemente visto il paracadute scendere verso terra e ho capito che il modello era libero. Da una quota di circa 40 metri ho cominciato a esplorare l'aria trovando un po' di termica diffusa che sicuramente non ho saputo sfruttare a dovere perché dopo tre minuti ero già al suolo.
Che dire? l'esperienza mi è piaciuta molto e la ripeterò sicuramente, anche perché Vittorio e Carlo hanno rinnovato la loro disponibilità ad aiutarmi. La fionda, se da un lato non ha la capacità di lanciare il modello alla quota raggiungibile dal verricello, mi è parsa un ottimo sistema per sfruttare il Superblade in pianura limitando il ricorso ad attrezzature costose. Magari per allenarmi in vista, in futuro, della formula F3J... chissà!
4 commenti:
ahi ahi (c.f.rMagari per allenarmi in vista, in futuro, della formula F3J... chissà!)
ma no che il pendio non lo abbandono... :)
Si accettano candidature per sostituzione socio....
Vi ricordo che in pianura, anche con il verricello, non si può fare DS... e ormai sono adrenalina-dipendente.
Piuttosto, doctor, hai pensato al Blade?
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