Quest'oggi ho invitato il mio maestro di volo in pianura, Carlo, a unirsi alla allegra brigata del Gabbiano R/C sul nostro pendio di casa, al Geremia. Dopo un mattino un po' coperto il tempo si è girato decisamente al bello e così siamo partiti tranquilli da Asti verso le 13.30, io con Fredy, Blade e Super Blade, Carlo con l'Europhia 2 con coda a croce che usa per l'F3B.
Superata la galleria del Turchino abbiamo cominciato a vedere nuvole piuttosto basse, ma comunque sopra la quota del pendio. All'ultima curva la nostra impressione è confermata dal vedere il Silent Dream di Roberto che volteggia sopra di noi. Nel tempo che impieghiamo a salire sul sito di volo e a montare i modelli, però, il discorso cambia: la base delle nuvole si abbassa e il pendio si trova immerso nella nebbia. Aspettiamo circa un'ora, in un alternarsi di copertura ora più densa ora meno, ma verso le 17 ci rassegnamo e decidiamo con Stefano di tentare il pendio del Turchinetto, più basso e probabilmente risparmiato dalla copertura nuvolosa; Roberto preferisce rimanere invece al Geremia, già pago dei voli fino a quel momento compiuti.
Raggiunto con una strada decisamente stretta e ripida e una bella camminata il pendio, ci accorgiamo subito che non ci sono nuvole ma nemmeno vento. Stefano lancia l'ASW 24 che dapprima sembra trovare aria buona ma poi scende inesorabilmente, Carlo tenta due voli con l'Europhia ma deve rinunciare dopo pochi circuiti. Intanto le nubi si diradano di colpo e dietro di noi il forte Geremia risulta sgombro; Stefano, un po' abbattuto, decide di ritornarci velocemente mentre Carlo ed io rimaniamo lì preparandoci a tornare a casa.
Nel giro di pochi minuti, però, il vento aumenta progressivamente fino a lambire i 10 km/h e Carlo decide di lanciare ancora una volta. Le condizioni sono sempre marginali ma un poco più generose di prima; Carlo riesce a individuare una zona di buon sostentamento e comincia a tracciare traiettorie virando in questo punto. In breve riesce a superare la linea dell'orizzonte e a spingersi un po' più verso l'esterno.
Intanto io molto il Super Blade, e quando Carlo scende gli chiedo di lanciarmi il modello, preparandomi tra me e me a darmi del cretino per essermi voluto mettere alla prova, rischiando il mio solo modello adatto all'F3J, in condizioni appena sufficienti per ben altro modello e ben altro pilota. Invece dopo il lancio il Super Blade mostra di non trovarsi in alcuna difficoltà, superando subito e di un buon margine la quota occhi, permettendomi di portarmi "fuori" dal pendio trovando un buon sostentamento. Anche Carlo rilancia e per un buon quarto d'ora ci godiamo il volo e lo spettacolo del cielo in cui i nostri efficientissimi modelli disegnano le loro traiettorie tranquille, per poi atterrare mentre il sole comincia a calare.
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