Le previsioni del tempo per oggi lasciavano decisamente ben sperare: cielo sereno e forti brezze da SSE sulla Liguria. Sembrava quindi la giornata ideale per un bel volo al Faiallo; tuttavia mano a mano che la mattinata avanzava le webcam genovesi mostravano una copertura nuvolosa a 700 metri circa che diventava sempre più insistente, fino a coprire i monti rendendo inattuabile il mio proposito iniziale.
Dal momento che ad Asti il tempo invece era buono e con un vento teso da Sud, ho deciso di cogliere l'occasione per recarmi dall'amico Gavino a San Martino Alfieri e tentare il volo di pendio "collinare" che già in passato mi era riuscito.
Il vento in effetti non mancava: l'anemometro ha registrato una punta di 35 km/h con varibilità in basso fino a 20 km/h. Dopo avere montato il Blade 1.9 e il Superblade ho però deciso di uscire con quest'ultimo, con il programma radio da pendio, per cercare di trarre vantaggio dalla maggiore inerzia e dal minore carico alare.
Immediatamente dopo il lancio è apparso chiaro che la circolazione dell'aria non era affatto laminare, con turbolenze molto forti e imprevedibili e un sostentamento dinamico insufficiente. Ho perciò cercato di lasciare correre il modello verso valle, per prendere velocità e cercare la termica sui campi arati del fondovalle. Fortunatamente l'ho trovata, e ingrassando un po' il profilo sono riuscito a fare quota fino a togliermi dall'aria più agitata, prodotta -come ormai mi era chiaro- dal disturbo della collina di fronte.
Dopo circa un quarto d'ora di volo ho perso la termica, cominciando a scendere e a ritrovarmi nel'aria turbolenta. Sempre senza lasciare che il modello perdesse velocità ho quindi impostato un circuito di atterraggio che, grazie all'uso della miscelazione butterfly e ad una momentanea assenza di turbolenza al suolo, ha riportato il Superblade sul terreno abbastanza dolcemente.
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