Una spallata e lascio a terra i dubbi: il modello esce e trova il sostegno dell'aria; gli faccio seguire il pendio e poi inverto la direzione con la consueta virata verso l'esterno. Però l'ho rallentato troppo, e scende in planata nell'erba alta. Ricupero e rilancio, e questa volta lo lascio correre... è come essere al Faiallo! non occorre nemmeno "grattare" il pendio, il Micro Spark prende quota senza problemi, e sale ancora meglio quando comincio a spingerlo verso l'esterno del pendio. Certo l'aria non è laminare, e un modello con poca inerzia come il Micro ne risente con una traiettoria agitata e "sporca", ma... vola ed è veloce come deve essere.Sopraggiunge intanto Gavino, anche lui stupito della forza del vento, e dal fatto che sono in volo con un modello da pendio senza motore. Dopo qualche passaggio veloce ed un paio di acrobazie inizio lo studio del circuito di atterraggio, e dopo solo un passaggio il modello si posa tranquillamente al suolo. Il timer segna 25 minuti. Il mio primo volo "sotto casa" con dinamica da pendio! incredibile!
Spinto dall'entusiasmo, passo a montare il Blade. So che è un modello più efficiente del Micro Spark, per cui non mi aspetto problemi nel fare quota, ma l'atterraggio mi lascia qualche apprensione. Chiedo a Gavino di effettuare il lancio. "Vuole andare via", mi dice, ma gli raccomando di dare comunque una bella spallata perché non ci sarà la trazione del motore brushless del Falcon a cui è abituato. Tre passi di corsa e il Blade è in aria, già prima della prima virata è dieci metri sopra di noi. L'efficienza c'è, si vede da come sale, e la buona inerzia fa sentire meno le turbolenze del vento. Nel giro di una decina di passaggi è altissimo, e comincio a investire la quota in qualche acrobazia: looping, mezzo otto cubano inverso, tonneau orizzontale, scampanata. Anche le semplici basi con virate a coltello danno grande soddisfazione: sentire il fischio del Blade davanti allo sfondo della valle del Tanaro è del tutto eccezionale. Atterro dopo 27 minuti di volo con una discesa quasi verticale aiutata dall'efficacissimo butterfly del Blade, e nonostante un malevolo buffetto d'aria che fa inclinare l'ala a soli tre metri dal suolo.
Sono contentissimo, anche Gavino è stato colpito dall'eccezionalità delle condizioni. Una giornata da segnare sul calendario!
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