Il fine settimana appena concluso è stato ricco di soddisfazioni per la compagnia del Gabbiano R/C.
Si è cominciato come meglio non si poteva sabato mattina, quando sotto un cielo limpidissimo e un vento teso da Nord mi sono incontrato con Roberto e Stefano nel parcheggio dell'aeroclub di Genova. Roberto è infatti risultato vincitore del concorso "Volagenova", il cui premio consisteva in un volo sopra la riviera offerto dall'aeroclub, e ovviamente i due fedeli amici non potevano mancare l'occasione di tenergli compagnia.
Svolte le formalità di rito, poco dopo mezzogiorno siamo saliti su un Piper Cherokee Archer II dell'aeroclub insieme al nostro pilota, Enrico. Avviamento, rullaggio in pista e corsa di decollo; Romeo Yankee in volo agli 1-6. Per me che non ero mai stato su un aereo di aviazione generale è stato piuttosto emozionante, soprattutto per via del vento, di 15 nodi con raffiche a 30, che spostava di peso il velivolo da un momento all'altro fino a quando non siamo saliti sopra lo strato di più forte turbolenza.
Lo spettacolo della costa, in una giornata limpida com'era sabato, è stato stupendo: non solo si vedeva ogni particolare di Genova, ma i monti con i loro forti, i piccoli centri verso ponente e verso levante, le imbarcazioni in acqua... tutto insomma! Il nostro comandante intanto livellava il velivolo a 1000 piedi e portava la prua in direzione Est, verso il Tigullio. Ecco Recco e Camogli, poi la roccia e i boschi, e in fondo alla spaccatura San Fruttuoso. Poi Portofino, le ville, il porticciolo, Santa Margherita Ligure e Rapallo. Virata di 180 gradi e rientro a ritroso, ballando un po' sui rotori davanti al Tigullio e intercettando il sentiero di discesa davanti a Recco. Molto spettacolare è stato scendere sfilando davanti al porto di Genova. Qualche sballottamento ancora sopra l'Italsider, poi Enrico ci ha fatto appoggiare dolcemente sulla pista.
E' stata decisamente una esperienza coinvolgente, un tipo di volo ben diverso da quello a cui ero abituato sui jet di linea, decisamente dominava la sensazione di essere "nell'aria" e di muoversi nell'aria seguendone il fluire.
Dopo il volo, camminando a cinquanta centimetri da terra, mi sono fermato sulla strada del ritorno al Faiallo, cercando di sfruttare un po' il vento settentrionale. Che nel frattempo, però, si era notevolmente calmato: con il Micro Spark sono riuscito a fare un po' di buon DS, mentre con il Blade risultava più difficoltoso e con scarse soddisfazioni. Sono arrivati anche Carlo e Gianluca, con un ASW22B e uno Psycho, seguiti da Mauro con un modello personale. Non mancava lo "straniero", il russo Andreij che ha volato (bene) con un bel due assi leggero-leggero, stile HLG. Due aquile in volo hanno contribuito a rendere più piacevole un pomeriggio che, se non fosse stato preceduto dal mattino assolutamente eccezionale che abbiamo avuto, sarebbe stato degno di ben altro reportage che questo.
Domenica invece il vento ha girato da Sud, non molto forte e con un po' di turbolenza nella prima parte del pomeriggio. C'era anche Valter con un amico (Alessio), e hanno volato con l'Ikarus di Valter che per l'occasione era equipaggiato di una videocamera (aspettiamo con ansia i filmati) oltre che con un bell'acrobatico. La fine del pomeriggio è stata benedetta da un'aria molto laminare, in cui Roberto ed io ci siamo divertiti con il nostro consueto volo in tandem, Silent Dream con Blade. Il Micro Spark è stato purtroppo bloccato a terra da un problema elettrico.
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