martedì, agosto 29, 2006

Raduno molto spontaneo

Sabato scorso ho tentato di organizzare con alcuni amici un raduno spontaneo al pendio del Faiallo. Purtroppo il meteo ci ha messo lo zampino: alle 8 del mattino il METAR riportava copertura di 3/8 con base nubi a 4000 piedi, alle 9 era già scesa a 3000 piedi e alle 10 stazionava a soli 2500 piedi. Gruppo del raduno spontaneoHo così mandato un messaggio ai componenti della spedizione dicendo che non era il caso di rischiare a muoversi, perché la probabilità di ritrovarsi in nuvola era troppo alta.
Il gruppo dei torinesi, che era già in marcia benché ancora vicino a casa, mi ha risposto dopo qualche minuto dicendo che avrebbero corso ugualmente il rischio andando al pendio. Sentendomi in colpa per quello che vedevo come un disastro annunciato ho deciso di raggiungerli, ma non me la sono sentita di ri-mandare un messaggio a Stefano e Tullio per invitarli a condividere con me il disastro. E, infatti, al mio arrivo sul sito di volo ho notato con disappunto che il meteo locale confermava le mie previsioni: base nubi a circa 50 metri sopra il punto di lancio, con copertura abbastanza fitta da costringere l'elicottero del 118, che stava -presumo- recandosi a prestare soccorso a qualcuno più avanti lungo la strada, a un lungo giro vizioso per rimanere in VMC.
Sul sito mi aspettavano già in volo Davide, Eugenio e Rosario, con diversi modelli. Mi sono subito unito a loro con il Fredy, "assaggiando" il backside con un po' di DS, poi provando il Blade mi sono ritrovato con il cielo che si chiudeva in nube nel giro di pochissimi secondi, costringendomi a un atterraggio in emergenza sul retro del pendio. Che brutto avere ragione!
Il pomeriggio è andato avanti tra schiarite e improvvisi addensamenti fino verso le 17 quando, a dispetto di quello che credevo di conoscere come il "carattere" del Faiallo, il cielo si è ripulito lasciando il posto a cirri alti sullo sfondo azzurro. E tutti abbiamo lanciato per approfittare di quelle condizioni inaspettate e tranquille, con vento sostenuto ma non troppo turbolento, capace di regalare ottimo DS (filmato molto bene e molto gentilmente da Eugenio) oltre a buone quote sul frontside. Ci siamo tutti divertiti molto, e con mia grande soddisfazione anche Davide ha deciso di seguire le orme del Fredy con il suo Bluto, riuscendo a tracciare qualche giro di DS (il suo primo DS!) anche se, alla fine, riportando qualche danno al tuttala.
Chiedo ancora scusa a Stefano e Tullio per non averli avvertiti: Eugenio dirà che sono un pusillanime, ma in buona fede ero convinto di risparmiare loro un viaggio a vuoto e un pomeriggio buttato.

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