La prima cosa che mi ha colpito del Perfect è la sua stabilità. Non tanto quanto è stabile,

Un altro aspetto interessante è la prontezza sui comandi. Quando ho ricevuto le indicazioni sul setup da Marco Salvigni ricordo di avere pensato che le escursioni erano probabilmente troppo ridotte; al contrario, il modello ha un rateo di rollio molto buono e soprattutto un'inerzia ridottissima. Combinati con un buon setup di differenziale e combimix, questi fattori lo rendono estremamente maneggevole: riesco a farlo girare molto stretto senza perdere in autorità di controllo, e a invertire il senso di rotazione senza effetti secondari sul beccheggio.
La ridotta inerzia di rollio lo rende anche un buon segnalatore di termiche: se incrocia una bolla, il modello rolla subito. Il rateo di discesa in aria calma sembra anche molto ridotto, benché non abbia ancora avuto modo di misurarlo.
Ciò che più mi ha impressionato, comunque, non è stato uno di questi parametri "da banco di misura", ma la facilità di pilotaggio e il modo in cui perdona i miei errori e le mie imprecisioni. Al mio secondo volo col Perfect, nell'aria calma della sera, mi è capitato un episodio emblematico: a causa di un setup di traino troppo aggressivo, con stalli di estremità ripetuti, ho deciso di rimettere il modello in volo orizzontale e terminare il traino in anticipo, sganciandomi dal cavo a circa 50 metri. Ho lasciato che il modello proseguisse sottovento fino a una nuvoletta di polvere sollevata da un trattore che stava fresando un campo vicino, e ho trovato una debole termica. Lo straordinario però non è questo, ma che ho tenuto la bollicina per 10 minuti, senza mai superare la quota di sgancio, e poi sono rientrato tranquillamente per concludere il tempo operativo sul centro. Con lo Stork non mi sarei azzardato a farlo, ma il Perfect mi ha dato da subito una impressione rassicurante, come se potessi contare su un buon margine di sicurezza prima dei limiti dell'inviluppo di volo.
Non vedo l'ora di provarlo in gara!