martedì, maggio 31, 2005

Giovedi si volerà?

Buona termica a tutti...
Questa settimana c'è un occasione in più per volare: Giovedi 2 Giugno, Festa della Repubblica. E allora vediamo che tempo farà. Le temperature si manterrano su valori intorno ai 25°C, l'umidità sul 40%, visibilità buona e vento inizialmente da N in rotazione a ENE (greco levante) di debole, media intensità. Spero. Buona festa a tutti.

lunedì, maggio 30, 2005

Fly over Piemonte

Eccheme qua!
Dopo un fine settimana "lungo"... un resoconto breve!
La temperatura certo non invitava a muoversi, comunque, sabato siamo andati in un paesino dove ho avuto il piacere di conoscere un aeromodellista del Gruppo di Asti, che vola con degli elettrici niente male.
Panorama San Martino Alfieri
Il posto è a dir poco incantevole, basta vedere la foto (almeno per me che adoro la campagna) esce Francesco con il Falcon ma, nonostante la buona volontà e la temperatura elevata, Francesco e il suo Falcon agganciano solo qualche termichina debole debole. La musica non cambia con il mio Cumulus 2000 per il quale, pur essendo un puro termicatore, non c'è nulla da fare ed inesorabilmente dopo una decina di minuti scendo. Ci godiamo il volo dei tuttala elettrici con dei passaggi radenti spettacolari anche Francesco lo prova e si diverte assai.
La domenica la passo in meditazione...
Arriva Lunedi e guardo le condizioni mi decido e così collaudo il nuovo pacco di accu KAN da 1050 mAh realizzato da Francesco lo installo sul Culmulus lo ricentro e vado al mio campo di volo nel paesino dove passo il mio relax. Sono le 11:45 lancio dopo 2 minuti mi trovo ad una quota notevole e continuo a salire; dopo quindici minuti le termiche spariscono, inizio una planata molto lunga ogni tanto ne aggancio una ma piccola, a circa 30 mt. da terra risalgo e da quel momento l'unico problema sarà scendere...
Si agganciano in un paio di posti termiche larghe e constanti tanto che, ad un certo punto, ho aperto i freni per tenere il modello a portata ottica. Dopo 40 minuti circa la mia cervicale raggiunge il limite e mi dà il time out; quindi inizio a scendere (con i freni) mi presento in atterraggio e lì l'ultimo divertimento a circa 10 mt da terra il modello si appoggia su delle termiche che lo sostengono senza salire ne scendere.. rimango in circuito a quella quota per 4 circuiti completi poi atterro. Fantastico. Il timer parla chiaro 45 minuti di volo e 3 di motore. Gran bel Volo...

Ma che Depron & Depron

Lufthansa 747 gonfiabile
Ve lo garantisco:
Atterra anche in acqua! ....e senza rompersi!

La mia prima volta...

Per varie ragioni ieri il nostro gruppo si è trovato sparpagliato di qua e di là e ognuno di noi ha passato la Domenica in volo lontano dagli altri.
Avendo solo poco tempo a disposizione, nel pomeriggio mi sono recato su un nuovo pendio vicino a casa con l'intenzione di dare un'occhiata e prendere un po' di sole! Doctorwind al lancioOvviamente, ho portato il Trendy speranzoso di trovare il coraggio per lanciare, visto che non avevo mai provato a volare e ad atterrare in autonomia.
Devo dire che non sono mai stato attento come ieri a tutti quei segnali che possono dare indicazioni su condizioni favorevoli per il volo in termica. La velocità del vento era piuttosto bassa e avevo paura che, non essendo neanche teso, rompesse le eventuali bolle con conseguenze che per me, magari, non fossero facili da gestire. Ho pazientato parecchio, ma dopo aver visto cosa hanno fatto tre falchi e alcuni parapendio proprio sopra di me mi sono deciso e ho montato il mio aliante tenendo un trimmaggio degli alettoni leggermente basso per poter sfruttare al meglio l'ascendenza.
Al lancio avevo il cuore in gola e le gambe tremolanti ma poi subito dopo, vedendo il Trendy "in ascensore" ho provato un'emozione bellissima!!!
Dopo aver fatto parecchia quota cercando di studiare un pò il pendio e vista la forte emozione ho deciso di venire a terra e sono sceso lateralmente in costa al pendio; voto atterraggio: 4.
Trendy tornato sulla terraAl secondo lancio dopo una mezz'oretta le condizioni non erano favorevoli come prima ma mi sono divertito ugualmente e l'atterraggio, questa volta, è andato molto meglio visto che avevo studiato prima il passaggio sono riuscito a fermarmi bene sulla sommità del pendio; voto 6/7.
Durante il terzo volo non c'era più niente e ho fatto fatica in quanto l'ascendenza era solo al centro del pendio in un canale molto stretto che non riuscivo a sfruttare al meglio; questa volta invece ho sbagliato un po' le misure nell'avvicinamento e il Trendy ha preso una "musata" riportando solo una piccola apertura alla base della coda dx.
Vista l'ora decido di smontare il tutto e felicissimo per la giornata guardo il timer del radiocomando che segna 50 minuti di volo!
Bello bello bello... mi è piaciuto TANTO TANTO TANTO TANTO

domenica, maggio 29, 2005

Anticipo di estate

L'ultimo fine settimana di maggio è stato caratterizzato, almeno nel Nord Italia, da temperature già estive. Dopo un sabato passato in pianura, alle tre del pomeriggio di oggi sul solito pendio ligure ci sono ben 28 gradi, e il vento non porta poi molto sollievo. Una bel cambiamento: una settimana fa ci volevano felpa e giacca a vento, oggi maglietta bermuda e sandali.
Il vento non è molto forte, l'anemometro segna 17 km/h al massimo e solo 12 km/h al minimo. Come al solito ha ragione Roberto che aveva previsto aria calda anche in quota e brezze smorzate dalla mancanza di gradiente termico. Decido che è l'occasione giusta per provare il Blade in condizioni deboli e lancio. E' subito evidente che il modello non sale, e cerco di rimanere incollato al pendio per grattare tutta la poca dinamica che c'è. Abbasso i flap passando alla fase di volo "termica" e il Blade si solleva finalmente sopra la quota occhi, decido di andare sopra il costone roccioso sotto il segnavento per vedere se si stacca qualche bolla. Per fortuna è un vero ascensore, anche se non molto largo: riesco a fare un solo giro ma guadagno 15 metri.
ParapendioE' chiaro che le condizioni di dinamica sono marginali e che bisogna andare a cercarsi le termiche. Le rocce continuano a rendere bene, ma anche nel centro della valle c'è qualche bolla in risalita... ma ci vuole fegato (o quota) per andarle a prendere. Riesco a fare una bella quota e a divertirmi un po' riportando l'ala al profilo normale e lasciando che il Blade acceleri. Atterro dopo 25 minuti perché le condizioni si sono fatte ancora più difficili; l'anemometro segna 13 km/h.
Il resto del pomeriggio si snoda con le condizioni di dinamica in lento ma continuo affievolimento: mi manca il coraggio di lanciare "con poco" per cercare termiche fuori (il pendio non offre possibilità di atterraggi di fortuna "sotto") e rimango invece ad osservare le evoluzioni dei parapendio, che inizialmente volano abbastanza tranquillamente ma poi cominciano a fare atterraggi sempre più in basso e infine rinunciano anche loro. Sull'anemometro leggo solo 9 km/h, il caldo si fa sentire sempre di più. Verso le 18 rinuncio e mi incammino con gli alianti in spalla verso la benedetta aria condizionata dell'auto.

giovedì, maggio 26, 2005

Boh & Mah! ...ovvero il Depron Day...

Allorquando il buon Stefano decide di acquistare un Fox in Depron...
Ebbene, oggi, si è deciso di andarlo a provare all'Alpe di Vobbia. Un posto bello ampio e tutto da esplorare.
Ci accoglie un vento molto incostante, da N-NNO e tre (3) falchi in spirale nel centro della valle. Dopo aver guardato (e imparato) dai "maestri" all'opera decidiamo di uscire. Fox-DepronazzoLanciamo il Trendy; purtroppo le termiche sono un po' fuori e alte (il pendio è a circa 850 msl) quindi si fanno degli otto, ma poi si riatterra sulla cresta del pendio. Eseguito un altro voletto decidiamo di lanciare il Fox (in Depron) decolla non si trova nulla e si rientra... e ritroviamo il Fox con il trave di coda segnato... no comment... rilanciamo riatterra e celoritroviamo <--(tutto attaccato perchè rende meglio lo stato d'animo) come in foto...
Non voglio fare commenti sulla qualità del prodotto ma un'immagine vale piu di mille parole. Tendendo conto che il Trendy oggi si è fatto quattro voli al limite ed è sempre riatterrato perfetto. Mi dispiace ma non mi ha convinto per nulla, mi dispiace per Stefano, ma questo è un altro discorso.

mercoledì, maggio 25, 2005

Il Depron

Il depron è un materiale che viene prodotto normalmente per essere utilizzato come isolante da incollare alle pareti di edifici prima dell'incollaggio della carta da parati. Ha la caratteristica di essere un ottimo isolante termico ed anche acustico. E' discretamente elastico e può essere piegato senza ottenere deformazioni permanenti, mentre superando certi valori le deformazioni permangono nel tempo. Anche una temperatura piuttosto elevata, più o meno sui livelli utilizzati per incollare e restringere i termoretraibili, provoca deformazioni permanenti. In taluni casi esso può VOLARE....

Lussi e raffinatezze

Quando, come domenica scorsa, si può godere il lusso di vento forte e con generosa spinta verticale, può capitare di esprimersi (nel pilotaggio) in modo più raffinato di quanto non si fa di solito. A me è successo mentre mi divertivo a fare con il Blade "basi" velocissime, stile F3F: ho scoperto che durante la virata a coltello conviene usare il direzionale per controllare il beccheggio, per impedire al muso di abbassarsi troppo nell'intervallo in cui la portanza generata dall'ala non contrasta più la gravità ma si usa come forza centripeta per chiudere la virata. Bisogna fare attenzione a dare comando al direzionale quando ormai l'ala è verticale, darlo nella direzione opposta a quella del comando dato agli alettoni (quindi al contrario di quanto si fa normalmente per "tenere" una virata con inclinazione moderata... perché con l'ala verticale non si può contare sull'elevatore per contrastare il momento a picchiare generato dalla spinta di imbardata inclinata), e toglierlo nel momento in cui si riporta l'ala in condizioni livellate, in modo da evitare effetti di imbardata non voluti.
In questo modo ho ottenuto una virata senza variazioni in beccheggio, il che a sua volta si è tradotto in un'ottima continuità della traiettoria da base a base: volo più armonioso, meno necessità di correzioni nel tratto rettilineo e più velocità.

martedì, maggio 24, 2005

Pilotare comodi

Pilota sdraiato
Se il vento è forte l'aerodinamica suggerisce di sfruttare l'andamento della velocità nello strato limite a proprio favore, pilotando... sdraiati per terra!

lunedì, maggio 23, 2005

Nuvole

Nuvole
Roberto mi invia questa bella immagine dei sistemi nuvolosi di domenica scorsa

Schneller als der Wind

Eh già! la giornata di ieri è stata a favore del vento, come avete potuto vedere dall'anemometro... mica male!! E pensare che in basso soffiava una timida brezza... e così ho portato solo il Silent Dream che ad un certo punto "pensava" di andare indietro... E' andata comunque bene a parte l'ultimo atterraggio che nonostante l'altitudine di avvicinamento (altissima) "sono riuscito" ad atterrare, fortunatamente senza danni, sui noccioli. Condivido il pensiero di Francesco del volo in coppia a velocità zero, bello ed avvincente; purtroppo le foto non rendono giustizia al momento bellissimo! Invece, il sabato, è stato il giorno di un ritorno ad un mio mai dimenticato modello: l'ASW 17 che grazie ad un indovinato tuning (Thanks Francesco) di valori di exponential è praticamente perfetto e lo ha dimostrato. Inoltre un grazie va a Stefano che ha realizzato una baionetta sul momento. Je suis le Vent...

domenica, maggio 22, 2005

Questione di naso fino!

Micro Spark piantatoMicro Spark piantato e pilota miracolato

Al termine di un circuito DS mal riuscito, il Micro Spark si è trovato senza abbastanza energia per scollinare, e allora ha tentato di passare dall'altra parte "attraverso" la collina! L'erba folta ha attutito la "nasata", che incredibilmente non ha causato nessun danno.

Maccaja, per favore vai via

cirriA dispetto del sabato dal tempo molto incerto e umido, la domenica ci ha regalato una giornata di volo di quelle da segnare sul calendario (e ovviamente sto parlando del "Soaring Experience Calendar" della Radio Carbon Art). Una eccezionale limpidezza dei bassi strati dell'atmosfera, appena guastata dal passaggio di qualche sistema di strati che ci ha tolto il sole per un po', unita a un vento sempre sostenuto e con punte oltre i 50 km/h, mi ha permesso di togliermi alcune soddisfazioni.
Giungo sul pendio verso le tre del pomeriggio e trovo Roberto e Paolo già sul posto insieme alle loro famiglie. Paolo ha un modello piccolo, anemometrodetto "Titoletta", mentre Roberto ha sostituito all'ASW 17 il Silent Dream. A dispetto della forza del vento, i due modelli caratterizzati dal basso carico alare non soffrono alcun problema, e anzi si divertono non poco: evidentemente l'aria oggi fluisce in modo poco turbolento. Con i miei due alianti in composito tento subito il dynamic soaring, e vedo che a differenza di ieri la zona di taglio è ben delineata, anche se non molto estesa in senso longitudinale e con qualche turbolenza in più di quanto non sarebbe desiderabile. In particolare il Blade raggiunge velocità finora mai avvicinate: su uno dei video che Roberto mi ha ripreso ho potuto misurare 200 km/h rispetto al terreno!
Il vento è sempre più forte (e freddo). Gli atterraggi riescono invariabilmente "corti" (a parte due lodevolissime eccezioni di Roberto e Paolo, il quale totalizza 100 punti extra per avere atterrato in una buca davanti ai piedi del pilota), con anche qualche recupero tra i cespugli di nocciolo, e per evitare il disagio del vento addosso al pilota ci si ingegna a pilotare alcuni passi al di sotto della sommità del pendio, o addirittura sdraiati a terra come ho fatto io.
compagniaIl volo più bello della giornata, a mio avviso, giunge verso le 18 ed è un inconsueto "tandem" tra il Silent Dream e il Micro Spark. Ignorando le evidenti differenze nelle caratteristiche di volo, Roberto ed io iniziamo una "danza" l'uno attorno all'altro, lasciandoci portare in alto dall'aria quasi senza avanzare rispetto al terreno. Alla fine ci ritroviamo con i modelli a circa 100 metri sopra le nostre teste, con il Micro Spark che saltella a poche decine di centimetri dal Silent Dream come se fosse un uccellino dispettoso attorno a un tranquillo gabbiano.

sabato, maggio 21, 2005

"Noi redivivi... loro redimorti!"

La citazione è da un film non memorabile se non per questa battuta. "Redivivo" oggi è stato l'ASW 17 di Roberto, che vidi per la prima volta due anni fa, in una delle mie prime uscite in pendio. ASW17 banking"Redimorti" sono probabilmente stati, modellisticamente parlando è ovvio, gli amici che eventualmente avessero scelto i pendii del Fasce e del Turchino, e che si sono presumibilmente trovati sotto una pesante nuvolaglia sin dalle prime ore del pomeriggio. E "redimorte" sono state, ancora una volta dopo l'ultima domenica, le mie ambizioni di fare un po' di DS "come si deve". Ma vado con ordine...
Già dal mattino le indicazioni delle webcam genovesi non erano buone: si vedeva la maccaja prepararsi per un attacco in piena regola alle alture dell'entroterra. Insieme a Roberto e Stefano decido però di recarmi ugualmente al pendio, nella speranza di incontrare un po' di fortuna come già accaduto in passato. E la scelta, almeno inizialmente, ci premia: il cielo pur non essendo limpido è solcato solo da strati molto alti, con la maccaja incanalata nella sola valle del Turchino. Montiamo velocemente i modelli e comincio a sondare l'aria con il Micro Spark: il vento non è forte ma non ci sono problemi a fare quota, peccato per una certa turbolenza e per la mancanza di una netta zona di separazione tra le masse d'aria nel lato sottovento, il DS è praticamente precluso. Atterro fortunosamente al termine di un circuito abortito di DS e mi lustro gli occhi sul gelcoat giallo della fusoliera dell'ASW 17. Bello, bello, non c'è che dire. Tre metri e venti centimetri di apertura alare, di una bell'ala ad elevatissimo allungamento. Purtroppo si scopre che manca la baionetta posteriore destinata a mantenere fisso l'angolo di incidenza, Roberto l'ha lasciata chissà dove. Ali nella maccaja Fortunatamente l'amico combina la sua inventiva con quella di Stefano e riescono a ricavare una baionetta di fortuna dal ferro che Roberto impiega per tendere l'elastico che unisce le ali. Il modello viene così lanciato e ci lascia a bocca aperta per quanto è plastico nel volo e per la grande capacità di mantenere l'energia. Il volo è molto realistico, con le ali che flettono regalando l'impressione che sbattano come quelle, per l'appunto, di un gabbiano radiocomandato. L'atterraggio è emozionante perchè il modello, non dotato di diruttori, non vuole né rallentare né scendere, e la manovra può essere completata con successo solo dopo alcuni circuiti progressivamente più lenti e bassi per dissipare l'energia in eccesso.
Seguono alcuni voli con il Blade, il Trendy, ancora con il Micro Spark e ancora con l'ASW. Però l'aria diventa sempre più fredda perché il sole è sempre più velato, e le nubi cominciano a riversarsi anche nel "nostro" canalone dalle valli adiacenti. E' ora di scendere. Facciamo in tempo a seguire le peripezie di un parapendio che cerca di riguadagnare il terreno evitando l'attraversamento delle nuvole, e ben presto non si vede più niente. Siamo in piena nuvola, e la mancanza di una zona di separazione netta è resa evidente dal fatto che la nube "copia" perfettamente il profilo della cresta, anche nel lato sottovento. L'uscita deve per forza concludersi. Speriamo di poterci rifare domani, benché le previsioni non siano buone.

venerdì, maggio 20, 2005

Ci risiamo?

Ciao,
ecco a voi, siore e siori, l'angolino "meteo".
Allora... sabato sarà probabilmente la giornata adatta per un buon vuolo in pendio.
I venti inizialmente deboli da nord (Tramontanino) tenderanno a disporsi da S (Mezzogiorno) dalle 13:00 LT ma sembrano quelle situazioni un po' indecise quindi una buona giornata dalle 14:00 in poi; copertura nuvolosa? qualche velatura alta non darà sicuramente fastidio.
Domenica: Venti da da SSE in rotazione ESE (Scirocco) in rinforzo, preludio (prefontale) del transito della debole perturbazione prevista per lunedì.
MA!!! c'è un buona probabilità di "maccaja" specialmodo domenica quando il "respiro dell'Africa" si farà sentire. Ipse Dixit.

domenica, maggio 15, 2005

Peccato!

Week-end poco produttivo sul fronte del volo a vela. Ieri la mia attenzione, insieme a quella di altri amici modellisti, è stata catturata dal MARC di primavera, la fiera dell'elettronica di Genova dove si fa sempre un salto a caccia di apparecchiature, batterie, connettori, ecc. Come correttamente aveva previsto Roberto, sabato la fiera è stata bagnata dalla pioggia, e oggi la festa è stata rovinata dalla maccaja.
Per cercare di salvare il salvabile sono andato con Roberto e Stefano in un pendio vicino a casa di quest'ultimo, non lontano da Busalla. Il vento era quello giusto e il posto penso lo fosse anche... penso, perché gli ultimi 50 metri della collina (dove si vola, per l'appunto) sono rimasti perennemente nelle nubi, e questo ha reso impossibile le operazioni.
Peccato, sarà per il prossimo fine settimana.

venerdì, maggio 13, 2005

Un passaggio rapido

Eccoci, come di consueto vediamo che cosa ci riserva il fine settimana :
Un sistema frontale domani interesserà anche la nostra regione rendendo "vivace" la giornata, quindi marcata instabilità, qualche piovasco anche intenso potrà esserci in occasione di temporali.
Rapido passaggio quello di sabato, perchè domenica la faccenda cambia con un rischio... la maccaja... potrebbe farsi vedere complice la ventilazione dai quadranti occidentali.
Quindi-->
Sabato: tenete i modelli a casa, se voi uscite un ombrellino portatevelo.
Domenica: buone possibilità di tempo ragionevolmente buono, vento meridionale, marcatamente da WSW (Libeccio-Ponente) saranno venti che daranno il brio giusto alla giornata mettendo però in gioco la presenza della maccaja. -Ho detto- ;-)

giovedì, maggio 12, 2005

Leggendo...

Dall'incontro dell'amore per la montagna e dell'amore per il volo è nato l'amore per il volo alpino.
Questo infatti nasce da una associazione di elementi obiettivi e soggettivi propri dell'alpinismo (sia pure inteso in senso lato come pratica della montagna) ed il volo. Praticandolo si provano sensazioni proprie dell'alpinista e dell'aviatore o risultanti dalle une e dalle altre, ma anche sensazioni del tutto nuove che non possono rinchiudersi in una meccanica composizione di quelle.
Il volo alpino costituisce quindi una nuova e ben definita fonte di godimento fisico e spirituale. E' sublime l'incanto di un volo intorno al Cervino o alle Jorasse di primo mattino e al tramonto, o l'andare per l'aere vagando tra le valli, lungo i pendii, nell'atmosfera rarefatta di certe giornate serene, e dopo una tempesta; più pesanti dell'aria e pur così leggeri. Si ha un senso profondo del distacco da terra pur senza perderla di vista, anzi, forse per questo, del superamento di un limite connesso alla nostra natura umana.
Con comprensione nuova si penetrano il sogno di Leonardo da Vinci, gli sforzi ed i tentativi dei primi aviatori, l'inebriamento di Icaro...
Ed anche qui, si prova quel senso di solitudine e di lontananza dagli affanni e dalle miserie terrene che tanti alpinisti conoscono. E' ancora emozione profonda veleggiare lungo le scoscese pareti della montagna. Emozione che si rafforza quando si sale verso la vetta ed oltre, per l'effetto di correnti ascendenti o si precipita in una discendenza; quando spiralando come falchi si passa attraverso uno squarcio tra le nuvole dal mondo delle malghe e dei boschi, dei vapori e della luce diffusa a quello superiore, sopra il mare di nubi sfolgorante di luce dove le uniche terre visibili sono le vette oltre i quattromila.
E si aggiunga ancora a questi esempi l'attrazione che sente il pilota alpino di posarsi su un ghiacciaio, su una lingua di neve luccicante. Quando dopo essersi fermato con un gigantesco e polveroso Christiania al bordo di un crepaccio, ritrova il silenzio sublime e la pace di quel mondo che appare sempre nuovo, gli sembra di essere il Petit Prince di Saint-Exupéry venuto da un altro pianeta.
(Da una relazione: Corrado Gex)

lunedì, maggio 09, 2005

C'è sempre da imparare!

Questo hobby non smette mai di meravigliarmi.
Stefano, a cui sto "passando" le mie piccole conoscenze in materia, si è rivelato (oltre ad essere un buon pilota) un eccellente (ri)costruttore. Bravo Stefano! Un lavoro ineccepibile! Ho (ri)collaudato il rinato Trendy e si è comportato in modo perfetto ed ha pure sopportato qualche cattiveria in più; non si può chiedere di meglio.
Ma la ricostruzione (permettemi di chiamarla così) è stata "causata" da un errore di manovra, capita a tutti, ma è capitato durante una "lezione" ed anch'io, per il mio carattere, mi sento coinvolto ed ho imparato qualche cosa in più. Non si fanno lezioni tutti i giorni ma ho capito che se il Pilota deve, in qualche modo, anticipare ciò che accadrà, da parte mia dovrò "vedere più avanti" per avere un ulteriore margine di sicurezza per cavarci dai guai qualora si presentassero. Spero di essermi stato spiegato!
Learn to fly 2

Taste the difference...

ispezione al depronazzo
Qui vediamo un Pilota Collaudatore (sulla destra) intento al suo operato.
Si prova un modello fine (non di profilo)
Un attenta analisi lascia intendere una fine ricerca aerodinamica.

Un pilota si vede dal suo modello
Chi comanda ha i suoi "privilegi"

Vai "Frank"

Riparare o ricostruire?

Dopo lo schianto del 1° Maggio che ha ridotto in pezzi il Trendy, nella settimana seguente mi sono rimboccato le maniche e, armato di molta pazienza, ho iniziato le riparazioni.
Riparazione Trendy 1Riparazione Trendy 2
Dopo un attento esame dei pezzi, ho deciso di eseguire gli incollaggi con VINAVIL 59 e le ricostruzioni con epossidica e polvere di balsa. Come si vede dalle foto l'ala sx si è rotta in due punti (2° pannello e terminale) Riparazione Trendy 3e per questo il lavoro è stato difficile per cercare di rispettare la corretta angolazione e la planarità degli elementi, al fine di evitare spiacevoli sbilanciamenti durante il volo dovuti a svergolamenti nell'assemblaggio dei vari pezzi. L'ala dx invece necessitava della ricostruzione di un pezzo di bordo d'entrata; a questi lavori ha fatto da contorno l'incollaggio di una quindicina di centine e il riempimentodi un "buco" causato dalla spina in legno dell'attacco ala/fusoliera. Ovviamente ho cercato di bilanciare i pesi del materiale usato sulle due semiali per non portare scompensi durante il volo.
Riparazione Trendy 4Una volta incollati tutti i pezzi le ali erano pronte per il rivestimento, e seguendo il consiglio dei miei amici, stavo per portarle al negozio quando, dopo una breve ricerca in internet, cambiai idea e decisi di provare io stesso... se non si prova non si impara! Dopo aver acquistato la pellicola mi sono organizzato meglio che potevo (cutter affilato, ferro da stiro della mamma). Fatta poca pratica con un piccolo pezzetto di prova ho iniziato il lavoro con molta pazienza e direi che il risultato finale è soddisfacente.
Appena finito ho caricato l'aliante in macchina e sono partito per il pendio dove gli amici mi aspettavano per vederlo e collaudarlo! Fortunatamente il modello ha volato bene e lascio a Roberto e Francesco eventuali commenti in merito... Dopo un po' di ansia per il collaudo ho preso i comandi del mio Trendy con un'emozione fortissima nel vederlo di nuovo lassù!!!

domenica, maggio 08, 2005

Maestri e amici ritrovati in pendio

Parto da Asti verso l'una meno un quarto, accompagnato da Claudio. Claudio è stato il mio maestro di pendio, e benché sia stato per un po' lontano dal volo modellistico oggi ha deciso di tornare sul luogo del... misfatto. Mentre percorriamo la Voltri-Gravellona telefona Roberto: "cattive notizie... nebbia come ieri". In effetti verso l'appennino si vedono alzarsi dei bei cumuli, e per di più il vento in pianura spira da Nord, mentre sappiamo che sul pendio è vento di mare: facile immaginare che dallo scontro tra le due masse d'aria si ottenga una condensazione tale da impedire le operazioni di volo. Hangar da pendioNondimeno, decidiamo di proseguire, e quello che vediamo lungo le curve della provinciale ci conforta: c'è molta condensazione ma copre solo il Bec del Dente, superando di forse centocinquanta metri la quota del Bec Geremia. E, arrivati in cima, dove ci aspettano Roberto, Fulvia e Elisa, ne abbiamo la conferma: certo il cielo non è sereno ma si può volare senza rischi.
Il vento soffia a circa 30 km/h, e faccio fare il solito giro di "annusata" a entrambi i modelli che ho portato. L'aria è buona, c'è un buon sostentamento e molta meno turbolenza di ieri. I signori del pendioIntanto sopraggiungono altri amici: prima Stefano, che ha portato il Trendy appena riparato (riparazione-capolavoro, detto per inciso), quindi Paolo, Sandro, Ramon, con le famiglie al seguito, e anche Valter che ha deciso di sfidare le nostre nefaste predizioni. Un bell'hangar di modelli, non c'è che dire.
Ha subito inizio la prova di volo del Trendy riparato, che viene superata a pieni voti e senza il minimo cenno di svergolamento. Intanto Claudio, radioamatore, ha montato il suo ricetrasmettitore CW e comincia a contattare in morse stazioni in giro per il mondo. Il riposo del guerrieroI voli si susseguono con condizioni generalmente buone, senza trascurare il dynamic soaring, e collaudando anche uno schiumino preparato da Sandro per Ramon, che giusto oggi dopo le prime verifiche prende per la prima volta in mano la radio e se la cava decisamente bene. Ma è dopo le 18 che il divertimento tocca il suo apice: il cielo si rasserena, le condizioni di forte dinamica cedono e mutano in condizioni di restituzione ottima, con termica diffusa e potente. Si fa quota in un attimo, sia con i galleggioni sia con il Blade.

sabato, maggio 07, 2005

La testa nelle nuvole

La splendida giornata di oggi lasciava presumere condizioni ideali in pendio. E infatti, temendo una insolazione, sono partito da casa verso le 13.45, proprio per saltare le ore con il sole più a picco.
Già sull'autostrada verso Genova, però, ho cominciato a vedere qualche segno di presenza nell'aria di umidità maggiore di quella che mi aspettavo. Sopra GEN VOR c'era tutto un arabesco di scie di condensazione di jet, e verso l'orizzonte si vedevano gonfiarsi alcuni cumuli. Panorama verso Genova con nuvoleLasciata l'autostrada e passata la galleria del Turchino, poi, il quadro si è fatto ancora più fosco: nubi basse in risalita dal mare verso la montagna, che poi sparivano senza traccia dopo lo spartiacque. Tanto vale salire e verificare. E qui, lasciata l'auto e imboccato il sentiero, comincio a risollevarmi: la quota di inversione termica è sopra la collina di qualche centinaio di metri, e le nuvole passano ben sopra il pendio disfacendosi poi nei rotori del lato sottovento. Il vento è forte e da Sud, sopra i 35 km/h. Lancio subito il Blade con tutto il ballast per sentire l'aria: c'è molta turbolenza ma la spinta del vento è potente, il modello inizia a correre che è un piacere. Scendo e provo con il Micro Spark: le piccole dimensioni lo fanno sembrare ancora più veloce, lo picchio nel lato sottovento e dopo tre giri di dynamic soaring esce fischiando e sale altissimo.
Dopo qualche minuto atterro e lancio nuovamente il Blade, provando a fare DS anche con lui: il modello è meno sensibile alla turbolenza, accelera moltissimo e raggiunge una bella velocità (almeno per i miei parametri: saranno stati 180 km/h).
Mentre piloto vedo arrivare un ben noto meteorologo: è Roberto che è venuto a trovarmi in moto ma senza modelli. Mi dà notizie di Stefano, che ha terminato le riparazioni del suo Trendy e che spera di provare domani. Guardiamo l'anemometro, che segna 46 km/h: bene così Stefano, oggi non sarebbe stata la giornata giusta per collaudare le riparazioni.
Dopo un paio di altri voli arrivano Valter e Massimo. Hanno con loro diversi modelli, ma Valter decide subito di uscire con una riproduzione di un ASW 24 da tre metri e mezzo. Nubi e separazioneIo con il Blade atterro perché Roberto mi segnala l'arrivo di qualche condensazione, e faccio in tempo a vedere l'ASW che inizia fare dynamic soaring. Valter segue una tecnica che non conoscevo: anziché fare i loop DS davanti a sé li fa attorno a sé, molto spettacolare anche se per me che non ci sono abituato è un po' disorientante.
Le condensazioni tuttavia aumentano, e anche Valter atterra. Appena in tempo, perché dopo un paio di minuti siamo nelle nuvole, che si condensano sotto il pendio e lo avvolgono per tutto il lato sopravento. Sul lato sottovento si vedono ora bene i rotori che sfrangiano le nuvole, e la zona di aria stagnante sotto che rende possibile il dynamic soaring.

venerdì, maggio 06, 2005

From North to South?

Ciao,
ho dato la consueta "occhiata" alle carte per il prossimo fine settimana.
State tranquilli, il tempo sarà squisitamente primaverile, le temperature nella norma, associate ad una bassa umidità, ci faranno apprezzare una bella "finestra" primaverile almeno fino a lunedi. Cosa succederà sui nostri pendii liguri? Vediamo:
innanzituttto visbilità ottima.
Sabato: Venti Medi Occdentali da ovest-nord-ovest formazione di termiche potenti faranno apprezzare il volo con il cosidetto "Tramontanino"
Domenica: e qui mi butto... secondo me nel pomeriggio vedremo una rotazione a livello locale del vento da ovest-sud-ovest termiche presenti ma meno potenti di sabato.
Mi raccomando farà più fresco specialmente sabato.
Buoni Voli!

mercoledì, maggio 04, 2005

Video del Blade in dynamic soaring

Grazie a Stefano posso pubblicare il video Quicktime di uno dei primi tentativi riusciti di dynamic soaring con il Blade.

lunedì, maggio 02, 2005

Seguimi, se ne sei capace!

Tutto inizia quando stavo volando con il Merlin "Sparviero"... ad un certo punto sento qualcuno che dice c'è un falco basso e ben visibile in volo alla sinistra del pendio. Io, non lo vedevo ancora, ma così, senza pensarci su, viro a sinistra ed eccolo! lo vedo, sembra un falco. Follow me pleaseQuesti rapaci hanno capacità elevate di volo in termica ed inoltre hanno particolari comportamenti in volo a secondo se sono di "passaggio" oppure, se sono "in caccia". Se sono di passaggio (noi diciamo fanno i "traversoni") il loro comportamento risulta tranquillo ma se sono in caccia, allora considerano lo spazio aereo loro e di conseguenza lo "difendono". Quindi mi avvicino neanche troppo prudentemente e lo inizio a seguire in formazione a scalare in modo da farmi vedere bene e non minacciarlo. Capisco dopo pochi secondi che sta facendo un traversone quindi mi avvicino e lo seguo, lui ogni tanto batte le ali, pigramente, giusto per mantere quella distanza che a fatica guadagno ma che per lui è motivo di pericolo. Ormai siamo quasi sul lato opposto della valle, siamo due puntini il buonsenso mi fa tornare indietro e lascio il falco al suo volo. Che emozione! ragazzi! Bellssimo!... di questo momento, rimane, oltre che un buon ricordo condiviso con gli amici, una bellissima foto di Stefano che non finirò di ringraziare!

1° Maggio...data da ricordare?!?

...non saprei visto che ieri, dopo l'euforia del volo, il mio trendy ha assaggiato la dura terra sotto al forte Geremia riportando rotture in più punti. La più preoccupante è quella della semiala dx all'altezza del secondo pannello.
Quello di ieri è stato il mio 3° volo e visto che in pendio riuscivo a stare più o meno in aria, con l'amico Roberto (mio maestro ufficiale), Learning to flydecidiamo di provare una manovra da "dietro" (non pensate male! E' la manovra che mi servirà per l'atterraggio).
Sembra facile passare la sommità del pendio sottovento per poi virare di nuovo controvento e uscire verso il mare. Provo! Dopo due tentativi "corti", il terzo è stato fatale... il Trendy dietro al pendio si è trovato in una situazione a dir poco critica che lo ha portato allo schianto!
Non c'è che dire... MEA CULPA che ho tenuto un'altezza di manovra troppo bassa e non ho anticipato la sua scivolata di muso.
Cmq non vedo l'ora di iniziare le riparazioni per avere il mio modello pronto per il prossimo fine settimana per riprovare il tutto.
A questo punto voglio ringraziare di cuore Roberto e Francesco (due persone eccezionali) per tutto quello che hanno fatto per me... GRAZIE RAGAZZI!
P.S. saluto Robbi al 65% (15% in più) visto che è il mio "maestro ufficiale" sennò si arrabbia!
Buon volo a tutti.

Per onor di firma...

...devo ammettere che le previsioni sono state, più o meno, centrate; senonchè ho sottostimato il vento, che ieri, ha soffiato con intensità superiore a quanto avevo previsto (la max intorno ai 34 km/h ha fatto divertire non poco tutti) inoltre l'inizio di una condensazione mi ha dato da pensare per la giornata (di origine marittima). Da segnalare (abbastanza inusuale per il pendio) una certa accentuata turbolenza nei bassi strati indice di vento non laminare. Il vento medio intorno ai 24 km/h produceva circa 11 km/h di spinta verticale. Mi sembrava giusto sottolinearlo anche per futura memoria quale è lo spirito di questo Blog.

domenica, maggio 01, 2005

Domenica anche meglio

La giornata di oggi si è aperta con qualche rischio di nebbia marina in risalita verso le cime, che fortunatamente non si è concretizzato. Panorama verso il DenteUn bel sole, tanta gente in giro per il primo maggio, e un vento più robusto di quello di ieri. La solita compagnia di amici e famiglie sul pendio del Faiallo.
Le condizioni mi hanno permesso di mettere alla prova come si deve il Blade. 25 km/h tanto per cominciare, provo subito qualche giro di dynamic soaring. Non è facile, l'inizio della zona dei rotori non è netta, rinuncio dopo un paio di tentativi. E provo invece a fare quota: anche con l'aggiunta di oltre due etti di ballast basta abbassare di un paio di millimetri flap e alettoni e il Blade sale, sale, sale! E converte volentieri l'energia potenziale in cinetica, permettendo veloci traversoni e acrobazie. Azionando il butterfly, poi, scende quasi in verticale e si posa dolcemente sui cuscini di erica che rivestono la zona di atterraggio.
Stefano dà inizio alla sua terza lezione di volo, sotto la supervisione di Roberto. Se la cava veramente bene, ma il vento rinforza e nella prova seguente il suo Trendy finisce in discendenza ed è costretto a posarsi sui noccioli nel lato "DS" del pendio. Purtroppo ci rimette uno dei pannelli esterni dell'ala, così Stefano avrà anche occasione di cimentarsi con le riparazioni in balsa. Keep it up!
Il pomeriggio prosegue con un paio di "corse" dapprima tra il Merlin di Roberto e il mio Micro Spark, che hanno velocità simili e con cui ci divertiamo a rincorrerci e avvitarci l'uno attorno all'altro. Poi passo nuovamente al Blade e qui la differenza di velocità si fa sentire. Riprovo anche il DS e questa volta la zona di separazione è più netta, l'inerzia del Blade aiuta a mantenere la traiettoria e la velocità raggiunta è incredibile. GruppoMentre atterro, Roberto ingaggia con il Merlin un volo in formazione con un falchetto giunto nelle vicinanze, che si lascia inseguire per un po' prima che la vista consigli al Merlin di ritornare verso il pendio.
Nuovo duetto, questa volta tra il Silent Dream di Roberto e il mio Blade. Il Blade non riesce a salire velocemente come il Silent, ma tre giri di DS bastano per fiondarlo verso l'alto a raggiungere l'amico a un centinaio di metri sopra la cresta.
La giornata è stata eccellente quasi sotto ogni profilo, peccato che per Stefano si sia conclusa male. Sono molto soddisfatto di come il Blade si è comportato, è il modello più polivalente tra quelli che finora ho provato.

Kiss a pilot...

Kiss a pilot
...enjoy the difference!

Buon sabato

Le previsioni di Roberto ci hanno azzeccato completamente! La giornata di ieri mostrava tutti i segni dell'anticiclone che ci aveva annunciato, e quindi si è potuta attuare la spedizione in pendio sognata e rimandata nelle ultime tre settimane!
Sono arrivato sul pendio del Faiallo con due amici di Torino, Giuseppe e Davide, verso le 12.30. Il vento era poco (11-12 km/h, da mare) e si vedeva una pesante cappa di foschia verso il mare. Hangar da pendioIl cielo però era sgombro di nubi, quindi nessun rischio di rimanere intrappolati in un addensamento improvviso. Per prudenza esco prima con il Falcon, che alla peggio ha un bel motore elettrico (lo so, non è sportivo). Riesco a stare su ma con attenzione e andando a cercare le termiche un po' fuori perché grattare il pendio aiuta poco. Lancia anche Davide, con un bell'aliante EPP che non si fa certo pregare per trovare le termiche. Esce quindi Giuseppe con un California, buon volo ma un po' sfortunato l'atterraggio.
Dopo il pranzo al sacco ci raggiunge il meteorologo Roberto, con il suo Silent Dream, e poi Stefano con il Trendy. Il vento rinforza leggermente (siamo attorno a 16 km/h) e i due bellissimi modelli della FVK danno spettacolo. Davide tira fuori un BF-109 PSS, veramente divertente; esce anche Giuseppe con l'altro suo modello, dal volo maestoso. Faccio loro compagnia con il Blade, che in condizioni deboli dimostra di surclassare il Falcon; abbozzo un giro di DS sul lato Nord del pendio ma il modello non tiene l'energia. Scendo e aggiungo il ballast preparato come in un precedente post, il modello pur senza trasformarsi diventa un migliore corridore e riesce benissimo a completare qualche circuito di DS, complice anche il vento che ormai soffia sopra i 20 km/h. Il Blade accelera benissimo, tanto che al terzo giro gli amici mi segnalano che l'ala "sbatte". Io sinceramente non me ne sono accorto, quindi non so dire se fosse un inizio di flutter delle superfici mobili o addirittura dell'ala nel suo insieme, comunque per prudenza mi trattengo dall'andare oltre.
Nel frattempo vengono a trovarci due modellisti di Acqui Terme, Valter e Giancarlo, con un bell'autocostruito di cui non ricordo l'apertura precisa ma che penso fosse oltre i 3,5 m. Con quel bestione fanno anche un paio di giri in DS, ed è veramente impressionante: la capacità di mantenere l'energia di un modello così grosso è molto elevata, e le ali vibrano dalla radice all'estremità durante l'attraversamento dei rotori!
La giornata termina verso le 19 con gli ultimi voli e le foto di rito (che posterò prossimamente).