giovedì, aprile 28, 2005

Buon compleanno

RitrattoOggi ho festeggiato il mio trentaquattresimo compleanno con un bel volo serale. Ho portato in volo il mio Falcon sulla pista di Asti, già verso le 18.45, con una splendida luce bassa e dorata. La pista era appena stata rasata, ho fatto veleggiare il modello mentre ero immerso nel profumo di fieno tagliato, con il cielo solcato da qualche cirro. Condizioni buone, di restituzione, tre salite per totalizzare 21 minuti di volo.
A modello già smontato, poi, ho avuto anche la bella sorpresa di una visita di un collega modellista che è atterrato sulla pista con il suo "pendolare", arrivando dal campo "Piernatale Bussi" di Boglietto di Costigliole.

mercoledì, aprile 27, 2005

Touch the BlueSky

...ebbene sì!... senza nessuna scaramanzia lo dico: Sabato e Domenica saranno due giornate giuste (a livello meteo s'intende) e allora vediamo cosa ci aspetta.
Per quanto ho potuto capire dalle carte previsonali vedo un instaurarsi di un anticiclone di tipo africano a partire da sabato, quindi temperature sopra la media e venti indecisi e deboli (mi aspetto una ventilazione comunque in prevalenza meridionale). Cosa fare quindi: semplice! andare su un pendio e prepararsi per l'inizio della giornata, con venti meridionali deboli e poi, in serata, la magia dell'inversione (o restituzione se preferite) quindi termiche per tutti (o quasi)... scegliete con cura i vostri modelli. Detto questo spero di "azzeccare" la previsione... only time will tell. Buon Volo a tutti.

lunedì, aprile 25, 2005

Weekend lungo quasi da dimenticare

Il week-end della Liberazione è passato lasciando ben pochi motivi di soddisfazione. Già pregustavo almeno un giorno di volo sul pendio del Faiallo ed uno sui pendii di Colma di Sormano per la manifestazione degli amici dell'A.L.A. Lecco, ma il maltempo che ha insistito su tutto il Nord per questi giorni ha scombinato malamente le carte. La giornata di sabato ha riservato un paio di voletti con motomodelli sul campo di Asti, sotto un cielo plumbeo con la minaccia continua di pioggia, mentre domenica ha visto la caduta di ben 30 mm di pioggia.
Con l'amico Roberto, appassionato di meteorologia, abbiamo fino a ieri sera almanaccato previsioni in giro per internet, ma era chiaro che avremmo potuto al più sperare in una uscita sul Faiallo per oggi, mentre il nord della Lombardia sarebbe rimasto sotto la pioggia. La realtà è poi stata ancora peggiore: da Genova i rapporti METAR parlavano sin dal mattino di copertura nuvolosa in stazionamento proprio all'altitudine del pendio, e questa copertura non si è spostata per tutta la giornata.
Nell'astigiano, invece, la copertura nuvolosa ha cominciato a rompersi attorno al mezzogiorno, e questo mi ha regalato a sorpresa un pomeriggio dapprima variabile e poi decisamente soleggiato, che ho sfruttato recandomi con il Falcon elettrico al campo di volo e cercando termiche nei dintorni. In tre lanci ho accumulato circa 60 minuti di volo, in condizioni di termica non forte ma molto diffusa. Non vale quasi la pena di raccontarlo, ma almeno mi ha evitato di archiviare anche questo fine settimana sotto la voce "nulla di fatto" come gli ultimi due trascorsi.

lunedì, aprile 18, 2005

Ballast

Nel volo effettuato sabato 2 aprile con il Blade avevo notato una certa "pigrizia" del modello nel penetrare il vento forte; siccome il Blade ha una certa vocazione corsaiola, questo comportamento non era esattamente quello che ero portato ad aspettarmi.
Dal momento che il modello in mio possesso dispone di un tubo per il ballast in fusoliera (ringrazio Marco Berti per avermi suggerito questa soluzione), da una decina di giorni ho cominciato a rimuginare su come aggiungere un po' di zavorra. Fusione piomboSecondo le istruzioni fornite dalla X-Models il tubo per il ballast ha un diametro di 15 mm ed una lunghezza di 150 mm; considerando di lasciare un millimetro di gioco lungo il diametro e di riempire tutta la lunghezza di piombo questo dovrebbe permettere di aggiungere circa 250 g. Non moltissimo, ma questo passa il convento se si vuole evitare di usare metalli più pesanti (oro e uranio impoverito presentano ciascuno altri problemi...). "Spannometricamente", 250 g in più su un modello da 1500 g dovrebbero portare ad un aumento dell'8% circa nella velocità di stallo e nella velocità terminale contro il vento. Sempre "a naso" non mi pare una variazione significativa, ma la curiosità mi spinge a provare lo stesso.
Per poter confezionare il ballast nella dimensione adatta (cilindretti alti circa 20 mm), non disponendo di una barra di piombo idonea, Lingotto su bilanciaho realizzato uno stampo in creta e l'ho usato per produrre sei lingottini cilindrici di piombo, fondendolo semplicemente sul fornello di cucina (con molta attenzione e una idonea ventilazione).
Il peso totale dei sei cilindretti si aggira sui 230 grammi, ma per poter riposizionare il centro di gravità esattamente dov'era prima ho dovuto ridurre la lunghezza totale del blocco di zavorra, limando via un po' di piombo e ho così ridotto il peso fino a 206 grammi. Nel farlo ho limato in modo simmetrico due cilindretti, in modo che il blocco di zavorra nel suo insieme mantenga una simmetria centrale: in questo modo se avrò bisogno di fare un carico "intermedio" basterà sostituire due o quattro dei cilindri "interni" con uguali blocchetti di legno senza alterare il centro di gravità.
Naturalmente tutto questo è stato finora solo provato sulla bilancia e attende di esere verificato in aria.

martedì, aprile 12, 2005

Altra riparazione al Micro Spark

In questi giorni di maltempo ho messo mano alla riparazione di una piccola cricca che il Micro Spark aveva riportato alla fusoliera durante i voli di sabato 2 aprile.
La cricca in questione si era aperta alla giunzione tra fusoliera e ala:

cricca1

La riparazione, sempre seguendo le istruzioni della Suter, è cominciata prendendo il Dremel con una piccola mola e scavando, dall'interno della fusoliera, "sotto" la cricca fino a bucare lo stratificato, svasando ben bene lo scavo per circa due centimetri da entrambi i lati:

stratificato assottgliato

Completato il lavoro con il Dremel ho preso un quadrato di tessuto di vetro da 100 g/m2, grande circa 10x10 cm, e l'ho tagliato in tanti quadratini di circa un centimetro di lato, usando semplicemente un righello e il cutter:

blaetzli

A questo punto ho preparato un po' di resina da stratificazione (quella liquida), e per prima cosa ho dato a pennello una mano di resina come fondo dove prima avevo assottigliato la fusoliera con il Dremel. Ho anche scaldato con un asciugacapelli la resina appena stesa per renderla ancora più fluida e farla penetrare in tutte le fessure. Poi ho cominciato a prendere, con il pennello, i quadratini di tessuto di vetro e appiccicarli uno dopo l'altro all'interno della fusoliera, fino a riempire lo scavo:

blaetzli2

Per buona misura ho anche aggiunto un paio di ritagli di vetro all'esterno.

blaetzli2

A polimerizzazione avvenuta la zona riparata è robusta come quelle limitrofe. Sono quindi passato alle rifiniture scartavetrando e stuccando l'esterno. L'aumento di peso finale è trascurabile: la bilancia dice che ho usato 0.8 g di vetro e 1 g di resina, ma nel conto totale bisognerebbe prendere in considerazione il peso dello stratificato rimosso con il Dremel.
Mancherebbe solo un ritocco alla verniciatura, ma il Micro Spark è modello da battaglia e le cicatrici non gli danno fastidio, anzi lo inorgogliscono!

blaetzli3

lunedì, aprile 11, 2005

Il Gabbiano si rilassa un po'....

.....non so a cosa mi sono appassionato prima; se alla meteo o all'aviazione.
Sta di fatto che, ora, capisco che le due cose sono legate tra loro e non poco.
Specialmente per me, che pratico questo hobby, la meteorologia diventa uno dei requisiti basilari per capire il motore dell'Aliante. Questo trascorso fine settimana le carte meteo parlavano, ahinoi, chiaro e così, il "Gabbiano" si rilassa; la primavera, un po' in ritardo in realtà ci propone anche neve a quote relativamente basse per la stagione e una Tramontana / Grecale sferza a tratti la costa ed i monti a oltre 50 Km/h e le temperature fresche fanno rimandare alla prossima i nostri voli.

aquila

martedì, aprile 05, 2005

Ancora dynamic soaring al Faiallo

Stasera l'amico 'beyondthesky' mi ha inviato un video Quicktime ripreso sabato scorso al Faiallo da Stefano. Si vede il mio Micro Spark impegnato in un breve passaggio di dynamic soaring lungo il pendio sud. Tra il rombo dell'aria e l'autofocus della fotocamera che cerca di inseguire il modello si sente il fischio del vento tagliato dall'ala del Micro... e alcuni commenti miei (quelli stupidi) e dell'operatore.

Un pensiero prima di andare a nanna

"L'estremo è ricerca. Del limite da superare, della meta più lontana che un uomo può proporsi di raggiungere. E, una volta che l'ha raggiunta, l'estremo diventa un ulteriore limite, una meta ancor più lontana. Ma l'estremo è anche ragionevolezza, studio, calcolo, programmazione, pianificazione delle proprio forze e capacità in vista del risultato che si intende conseguire. Superare un limite, un confine stabilito da noi stessi oppure da altri è, prima che coraggio, disciplina, somma di esperienze, anche aiuto della scienza, della medicina, della fisiologia, della psicologia. Solo concentrando in se, nel proprio corpo, nella propria mente, tutte queste cose si può diventare padroni dell'estremo..." (Patrick de Gayardon)

Il gabbiano dalla coda a croce...

Ciao a tutti, sono Stefano e fin dall'inizio della mia esperienza modellistica amo il volo a vela.
Sfidare la forza di gravità, pilotando un modello silenzioso e pulito è ciò che cerco ogni volta che parto da casa per dirigermi sul campo.
Quale ramo di veleggiatori preferisco? Diciamo gli "ultra leggeri" di apertura alare intorno al metro e mezzo... più precisamente, al mondo F3K.
Cos'è l'F3K? Una nuova categoria arrivata in Italia da pochissimi anni.
Da circa un mese e mezzo ho ripreso gli allenamenti (nell'F3K non si vola per passare il tempo... ma per migliorare i tempi!).
Sarò felice di poter condividere con voi le emozioni che questi particolari modelli possono trasmettere.
A presto!
Stefano

lunedì, aprile 04, 2005

Airborne

Ricevo da Roberto questo contributo a proposito della giornata di ieri:

Domenica 3 Aprile siamo risaliti sul Bric Geremia che noi abitualmente chiamiamo Faiallo.
L'intenzione (la mia) è precisa ed è quella di collaudare il Silent Dream e "iniziare" Stefano (con il suo Trendy) al volo con i primi rudimenti. Salgo e l'anemometro la dice lunga... 22 Km/h con punte di 30... intanto assemblo i modelli poi si vedrà.
Finalmente il vento comincia a dare segni di "cedimento" e si assesta sui 15 Km/h. E' il momento per dare un' "annusata" all'aria per vedere come si veleggia... e... come nelle migliori occasioni tre secondi dopo il lancio il vento si "risistema" a 32 Km/h, nonostante tutto il Trendy affronta questi maltrattamenti con tranquillità; il vento si mantiene su velocità elevate ma il volo è pulito e privo di scossoni.
Dopo dieci minuti riatterro tranquillo.
Si sono fatte le 15:30 e il pendio si è popolato; c'è Paolo con il Verso, Stefano con un Trendy e Sandro con un Electro Filou. Lancio il Verso a Paolo; il Verso è al suo secondo volo, vola bene un pò frenato all'inizio ma poi Paolo lo fa correre come si deve.
Arriva il momento del collaudo del Silent Dream. Il modello di 2,50 mt. di apertura alare è un veleggiatore da termica/pendio con profilo SD 7055.
Paolo si appresta al lancio e via... il modello fila via liscio e sale molto senza praticamente toccare nulla due assaggi di virata ampia ed il Silent si presenta pastoso e docile nei comandi dopo alcuni otto a quote piu o mneo elevate mi presento all'atterraggio il Silent non presenta particolari difficoltà. Al secondo volo esploro tutto l'inviluppo di volo ed assetti ad elevato bank e non riscontro nessuna sorpresa. C'è invece chi mette le ali ed è Stefano, al suo primo volo: un buon quarto d'ora di volo fa provare a Stefano le emozioni del pilotaggio, se la cava bene!
Continua così Stefano!



Direi che Roberto e Stefano si sono rifatti!

"Gliding releases your mind from the tyranny of petty things"

Da "R/C soaring calendar 2005", Radio Carbon Art.

domenica, aprile 03, 2005

Apertura stagione 2005

Finalmente si apre la stagione 2005 di volo in pendio! Il tempo stavolta ha voluto favorirci, regalandoci un sabato 2 aprile con condizioni veramente buone.
L'appuntamento con l'amico Roberto è al pendio del Faiallo per la mezza. Il vento è una tramontana forte: l'anemometro segna un minimo di 25 km/h con punte a 32 km/h. Roberto ha il Silent Dream e il Trendy: per loro sono condizioni un po'eccessive. Io ho sulle spalle tutto l'hangar da pendio: Falcon, Micro Spark e Blade, e considerata la condizone decido di aprire la stagione con il Micro. Roberto lancia nel vento e il modello sale subito con decisione; prendo un po' di quota sfruttando la dinamica, provo qualche affondata e vedo con piacere che le riparazioni (vedi post precedente) non hanno alterato il baricentro, come da misure. Al Micro Spark piace correre, e glielo lascio fare volentieri concatenando affondate sul filo dei 100 km/h: nonostante il vento forte il modello penetra bene e restituisce tutta la quota presa.
Dopo qualche acrobazia mi sento abbastanza padrone del modello da provare un tentativo di dynamic soaring. Inizio un traversone che diventa poi una veloce picchiata verso il retro del pendio, con il vento in coda. Il modello buca lo strato di separazione, me ne accorgo perché sbatte le ali. Richiamo per il tratto ascendente e a metà si sente il tipico "whoomp" del modello che entra nuovamente nell'aria in movimento. Proseguo il giro ma non controllo bene il rollio, il modello viene spinto troppo lontano dal pendio, richiamo e mi riporto nel vento. Faccio un paio di "8" per guadagnare un po' di quota e ritento. Stavolta anticipo il controllo del rollio e inanello tre giri sempre più veloci, fiondando poi il modello verso l'alto ad almeno 150 Km/h. Un altro otto e subito un altro set di giri di DS. Adrenalina!
Decido di portare il Micro Spark a terra per verificare la tenuta delle riparazioni, ma scendere non è facile come sembra, c'è molta turbolenza nella zona di atterraggio. Alzo gli alettoni per frenare e il modello viene giù come una pietra, infilando il naso in un cespuglio di erica: il mix tra spoiler e elevatore è da ritoccare. Comunque il modello non si è fatto nulla, e la riparazione non mostra nessun segno di debolezza.
Dopo il pranzo viene il turno del Blade. Il Blade ha ricevuto solo il volo di collaudo prima dell'inverno, in una giornata dalle condizioni meno forti, e sono ansioso di provarlo. Di nuovo Roberto al lancio, il Blade sale ancora più deciso del Micro. Il modello è più grande, più pesante e con più inerzia, tiene il vento benissimo e sale come se avesse il motore. Lo guido in un'affondata per dissipare la quota presa e vedo che diedro longitudinale e centraggio sono perfetti per il mio tipo di volo. Viro a coltello e lo rallento, recuperando tutta la quota iniziale. Il Blade vola e vira come se fosse sulle rotaie, in confronto al Micro Spark: i comandi hanno la giusta autorità (ci vorrebbe solo un po' più di esponenziale) e se abbasso alettoni e flap guadagna quota con tale facilità che penso sarà il modello adatto anche per condizioni deboli. In condizioni così forti la velocità di punta non è però eccezionale, in futuro dovrò aggiungere zavorra. Continuo le mie prove con un po' di acrobazia, poi provo qualche atterraggio. Il Blade è efficiente e non ha voglia di rallentare per conto suo, ma dopo qualche atterraggio fallito riesco a individuare il punto giusto per inserire il butterfly: l'aliante quasi si ferma e scende dolcemente. Altro che la nasata del Micro Spark!
Intanto sono arrivati anche Stefano e Monica. Anche Stefano ha un Trendy, anche questo tenuto a terra dal vento troppo forte. Ormai batte tra i 35 e i 40 km/h. Esco di nuovo con il Micro Spark e mi dedico solo più al dynamic soaring. Con il vento che c'è il modello prende subito velocità, già al quarto giro l'adrenalina è a mille. Scendo a terra, controllo e rilancio. Sempre bene, ma il vento sta ruotando verso nord-ovest e i looping di DS cominciano ad uscire storti, sono al limite del controllabile e decido di non insistere. Tiro fuori l'anemometro che raggiunge una punta di 49 km/h! Mai visto un vento così al Faiallo.
Sono già le 17, la giornata è stata strepitosa ma è ormai finita. Scendendo verso il parcheggio il vento è talmente forte che dà fastidio. Peccato per i due Trendy e il Silent Dream rimasti a terra, spero si siano rifatti oggi.