venerdì, luglio 22, 2011

Peracottièrs, c'est plus facile :(

Chi mi conosce sa il motivo del mio disappunto, per tutti gli altri la cosa sarebbe comunque irrilevante.

domenica, luglio 10, 2011

Gara F5J a Villa Fontana

Domenica scorsa ho partecipato, per la prima volta, ad una gara secondo il nuovo regolamento F5J che la FAI ha approvato e posto in stato "provisional" nella riunione dello scorso Aprile. La classe F5J è in pratica una F3J con il "winch in the nose", il verricello sul muso, cioè un motore elettrico che può essere usato solo per la salita iniziale; il resto del task è praticamente uguale: completare veleggiando il tempo operativo di 10 minuti, con un atterraggio a bersaglio entro la fine del tempo operativo (che però frutta un abbuono massimo pari alla metà che in F3J). Per regolamento il motore elettrico deve essere controllato da un altimetro/contatore, che da un lato limita il tempo di funzionamento al più a 30 secondi, impedendo ogni tentativo di riaccensione, e dall'altro memorizza la massima altezza registrata dal momento in cui il motore entra in funzione fino ai 10 secondi che seguono lo spegnimento, in modo da registrare anche un eventuale zoom. L'altezza di salita iniziale porta ad un "malus", una penalità che si sconta dal punteggio del lancio, e che vale mezzo punto per ogni metro fino a 200 metri, e tre punti al metro oltre questo limite. Per confronto, si pensi che in F3J ogni metro di salita a cui si rinuncia frutta solo una frazione infinitesimale di punto, circa 4 centesimi di punto se consideriamo una velocità di salita, realistica, di 25 m/s.
La gara a cui ho preso parte era la seconda del torneo di "coppa Italia", in pratica surrogato del campionato italiano per quest'anno. La prima gara si è svolta in primavera, ma non ho potuto partecipare perché non ero ancora attrezzato. Per questa formula ho infatti dotato il mio Pike Perfect Electro di un motore più potente di quello usato in F3J, nell'ipotesi di dover salire a circa 10 m/s: esagerando un po', ho usato un Hacker B50 che mi era stato regalato non più funzionante, e che ho mandato a riparare, che spinge un'elica 16x13 sotto la tensione di 3 celle LiPo 2200 mAh 65C. Decisamente ho esagerato: la salita supera abbondantemente i 15 m/s, e purtroppo la massa in ordine di volo supera i 2600 grammi.
Tutto quel peso comunque non mi ha dato troppo fastidio nella gara di domenica. Il campo di Villa Fontana già si era dimostrato un posto dove conviene avere buone ali e fare tanta strada per trovare la termica, e tutto sommato domenica non si è smentito, complice anche una moderata brezza al mattino. Ho cominciato la gara con un lancio conservativo (190 metri di salita iniziale) che mi ha fruttato un 1000, seguito da un altro 1000 regalatomi da un po' di sfortuna del bravissimo Simone Ganassi. Poi sono seguiti due lanci contro Max Verardi, due pieni ma niente da fare contro Max che in un lancio si è accontentato di 38 metri, e nell'altro di 87 (io 118 e 178). Negli ultimi due lanci (dopo pranzo) le condizioni si sono fatte meno leggibili, per cui non mi sono fidato a staccare basso e non sono più riuscito a fare il 1000: in particolare nell'ultimo volo ho fatto un inutile e inaspettato zoom di oltre 35 metri che mi ha catapultato a 211 metri, facendomi perdere il 1000 per il malus subito. Ha vinto molto meritatamente Max Verardi, seguito da Simone Ganassi anche lui bravissimo, e da Manuel Porta; io quarto dietro di loro, e via via tutti i 20 concorrenti classificati.
Nel complesso sono molto contento di questa gara: il peso del modello non mi ha troppo penalizzato, sono riuscito a capire alcune particolarità di questo "winch in the nose" che spero di sfruttare meglio in futuro, ho capito che con tutta l'inerzia del mio modello devo trovare un altro modo per atterrare, e soprattutto la formula di gara mi è sembrata interessantissima, molto più difficile e combattuta di una F3J classica, e in grado di restituire alla parte veleggiata l'importanza che le compete.

Seconda prova C.I. F3J 2011

Domenica 26 giugno si è disputata la seconda prova di campionato italiano F3J 2011, sul campo di Villa Fontana (BO). Abbiamo avuto tempo soleggiato ma ventoso, il che ha creato diverse difficoltà sia nel tenere la termica sia nel rientrare in campo quando ci si spingeva troppo sottovento. CI sono stati diversi lanci senza nessun "pieno", e molti con punteggi largamente sgranati. Thomas Truffo ha perduto il proprio modello nel campo di mais sottovento, riuscendo a ritrovarlo solo perché aveva traguardato il punto di caduta rispetto ad alcuni alberi, e comunque dopo due ore di ricerche. Nell'atterrare oltre i 75 metri non è comunque stato il solo, lo hanno seguito in diversi tra cui Marco Generali a cui però il "numero" è stato ininfluente perché è stato estratto in un gruppo di refly. Marco ha comunque vinto la gara, seguito da Giuseppe Gallizia al secondo posto e da un altro Marco (Salvigni) al terzo.
Ho volato piuttosto male, sia per avere sbagliato in un lancio la quantità di zavorra, sia per la difficoltà che ho nel mantenere il modello in asssetto nel vento. Ho finito in dodicesima posizione su 18 concorrenti, non c'è da andarne fieri.