lunedì, luglio 31, 2006

Scuola di volo

Allievi e MaestroQuesta è per Roberto, che so che la apprezzerà. Capita a volte che gli "allievi" possano beneficiare di una lezione di volo con un vero Maestro...

Conclusione della prima giornata

Dopo il temporale la gara è ripresa con gli ultimi due gruppi del secondo round junior. Tocca a Thomas Truffo che, in un'aria non certo delle migliori, riesce a fare il volo più lungo di tutti ma atterra a 1 metro e 5 centimetri dal centro, riportando a casa "solo" 95 punti. Viene però sorteggiato per un gruppo di refly, ma purtroppo il cavo si spezza sotto la tensione iniziale (purtroppo per lui ma anche per il sottoscritto trainatore, che è capitombolato a terra) e così svanisce la possibilità di migliorare la prestazione.
Nel primo gruppo del secondo round senior Joe Wurts si rende protagonista di una collisione in volo. Il modello di Wurts perde un terminale alare, inizialmente Joe sembra in grado di riportarlo sotto controllo ma non riesce a riguadagnare il campo e lo lascia da qualche parte nella campagna tra Martin e Tomcany. Stessa sorte tocca all'altro protagonista dello scontro.

Piove di nuovo

Scrivo rintanato sulla Skoda perché fuori si è scatenato il solito maltempo. Purtroppo non sembra essere il solito temporale di pochi minuti come ieri e ieri l'altro: ha cominciato prima di mezzogiorno, proprio mentre stava per lanciare Thomas Truffo, e non ha più smesso. Meteoblue purtroppo prevede che non si tratti di un episodio isolato, ma di un'area di instabilità che scaricherà pioggia sulla Slovacchia occidentale fino a mercoledì sera. Spero proprio che stavolta gli Svizzeri si sbaglino!
Per la cronaca, prima del temporale avevano lanciato Marco Generali, che ha fatto un ottimo volo ma purtroppo è stato indirizzato sulla base di atterraggio sbagliata, e Filippo Gallizia che ha probabilmente riportato un 1000.

Primi round senior & junior

Si sono conclusi i primi due round per i senior e gli junior, con un po' di sfortuna di troppo. Post-Mortem dello Sharon di GeneraliClaudio Zavagno non è riuscito a rientrare nei 75 metri con il suo Xynt, e non ha potuto rilanciare per portare almeno a casa i punti della bandiera. Ancora più sfortunato Marco Generali, che ha subito una collisione in volo ma è riuscito a proseguire fino al nono minuto, salvo ritrovarsi poi con l'impianto elettrico impazzito al momento di impostare l'atterraggio: il suo Sharon è caduto in vite nel parcheggio, fortunatamente senza causare danni alle persone ma distruggendosi. In più gli è stata negata la possibilità di refly perché, non pensando di avere subito danni gravi, non ha richiesto subito il refly al commissario; con il senno di poi è invece probabile che si fosse danneggiato un servo che poi ha sovraccaricato l'impianto.

Si aprono i campionati del mondo F3J 2006!

Cerimonia di apertura a MartinConclusa la Martin Cup, ieri sera in centro città si è svolta la cerimonia di apertura dei campionati del mondo. L'organizzazione è stata molto curata, con la sfilata delle rappresentanze nazionali nella piazza, l'esibizione delle majorettes, i discorsi delle autorità. Ci è venuto a trovare l'ambasciatore italiano a Bratislava!
Oggi i primi lanci hanno avuto il via sotto un cielo che va coprendosi, ma calma di vento quasi totale. Le previsioni per oggi sono buone (meno domani), staremo a vedere.

domenica, luglio 30, 2006

Il vincitore della Martin Cup...

...è Joe Wurts, che ha preceduto il suo connazionale Remington e lo slovacco Ivancik.

Fine dei round eliminatori

Si sono conclusi i round eliminatori della Martin Cup. L'ultimo round è stato interrotto dalla pioggia, e si è in generale svolto in condizioni deboli. Al mio turno sono riuscito a fare solo 5 minuti e mezzo di volo, ma almeno ho fatto i 100 punti di atterraggio.
Nessun italiano, purtroppo, è entrato nei fly-off, ma il nostro miglior pilota, Marco Generali, ne è escluso per solo 1 punto e 1 decimo su quasi 5000, e precede il campione del mondo uscente David Hobby! Complimenti Marco!
Seguono Max Verardi in 25esima posizione, Thomas Truffo è 32esimo, Marco Salvigni 36esimo, Filippo Gallizia 53esimo, Alex Galtarossa 105esimo, Francesco Meschia 120esimo, Carlo Gallizia 134esimo, Giorgio Dittadi 136esimo, Giovanni Gallizia 139esimo, Giuseppe Gallizia 154esimo e Alberto Gallizia 167esimo.
Nei fly-off entrano Borst, Benedikt Feigl, Kolb, Wurts, Kiesling, Newcomb, Oetter, Strautins, Tobias Lämmlein, Hinsch, Remington, Ivancik e Manheim.

Un milione di Euro di modelli

Così si presentava ieri, durante il temporale, l'hangar messo a disposizione dall'organizzazione per i modelli.
Un milione di Euro di modelli

sabato, luglio 29, 2006

Terzo giorno

La giornata si è aperta sotto un cielo gonfio di nuvole e con vento da Nord. Si è ripreso dal quarto gruppo del sesto e ultimo round, con qualche episodio di grossolana disorganizzazione da parte nostra, ma ci stiamo rimettendo in carreggiata.
Riguadaganata la connessione wireless, posso postare i risultati al termine del quinto round. Il primo degli italiani è Marco Generali, ventunesimo, poi Marco Salvigni trentatreesimo, Max Verardi al 38esimo posto e Thomas Truffo al 44esimo posto, quindi Filippo Gallizia 72esimo, Alex Galtarossa 81esimo, il sottoscritto 96esimo, Giorgio Dittadi 114esimo, Carlo Gallizia 134esimo, Giovanni Gallizia 147esimo, Giuseppe Gallizia 156esimo e Alberto Gallizia 165esimo.
Al termine di questo round ci saranno i fly-off e quindi avrà luogo la premiazione della Martin Cup.

Seconda giornata di gare

Giornata decisamente interessante sull'aeroporto di Martin, oggi. Al mattino la giornata si presentava decisamente afosa, e i primi traini sono stati subito defatiganti. Non sono mancate le rotture: ben due modelli si sono visti cadere senza più gli impennaggi di coda, e uno scontro in volo si è risolto con la completa esplosione dei due modelli protagonisti.
Il mio primo lancio della giornata è stato molto buono: grazie a Denis che mi ha fatto da helper ho agganciato due bellissime termiche, avvicinandomi molto al pieno (mancato per meno di dieci secondi) e riportando 90 punti in atterraggio. Subito dopo è capitato l'imprevisto: Alex Galtarossa è stato chiamato a fare da sparring partner in un refly, e astutamente ha scelto il traino "in diretta" per sfruttare il vento che aveva rinforzato. La scelta tattica è stata vincente: Alex ha fatto il pieno e riportato 1000 punti, sfruttando ottimamente l'occasione insperata.
Subito dopo si è scatenato il temporale, e dall'una fino alle quattro siamo rimasti sotto le verande dei camper. Passato il temporale la gara è ripresa dal terzo gruppo del quinto round, e quando è venuto il mio turno sono nuovamente riuscito a fare il pieno e 95 punti grazie al solito supporto tattico di Denis.
Alla fine del quarto round il primo degli italiani è Filippo Gallizia, al quarto posto, poi Marco Generali al ventesimo, Marco Salvigni è 26esimo e Thomas Truffo 33esimo.

venerdì, luglio 28, 2006

Aggiornamento serale

725.90 punti nel secondo round, speravo meglio ma non mi lamento. A sorpresa c'è stato il tempo per fare anche il mio lancio del terzo round: ho commesso una grossa ingenuità e ho fatto tutto il volo (6'59") convinto di avere il profilo da termica mentre l'interruttore era impostato sulla fase di volo "normal". Da non ripetere!

Secondo round

Questa gara è decisamente caratterizzata dalla telematica, e ci sto prendendo gusto. L'organizzazione pubblica in tempo reale i risultati sul web, e sotto i gazebo italiani ci sono tre laptop pronti a scaricarli. In più mi piace moltissimo questa cosa di poter scrivere direttamente sul blog i risultati, in modo da poter tenere aggiornati gli amici che seguono il web.
I risultati del primo round mi vedono in centodecima posizione, con 962.30 punti. Il livello è altissimo: pur nella bassa classifica in cui mi trovo sono comunuque sopra il 96esimo percentile della classifica.
Nel secondo round ho subito uno sgancio prematuro al primo traino, sono sceso subito e nel secondo volo ho trovato condizioni non eccezionali ma sufficienti per volare più della grande maggioranza dei piloti. Sono sceso a 6 minuti e 53 secondi, con 95 punti di atterraggio... ora ci sarà un refly di uno slot del secondo round, poi sono ansioso di vedere la classifica.

Primo round per me

Sono appena ritornato a terra dal mio primo round. Il lancio, ritardato come da programma, è risultato un po' anemico, il modello non caricava molto i trainatori, subito dopo mi sono diretto verso Ovest da solo e ho trovato aria buona. La termica era larga, piuttosto diffusa, e mi ha perdonato una serie di errori veramente da vergognarsi: stalli, una vite, rallentamenti e angoli di bank eccessivi. Alla fine comunque sono riuscito a atterrare a soli 10 secondi dal termine del tempo operativo: 9 minuti e 34 di volo, 90 punti di atterraggio.

Partenza!

Parenza primo roundAlle 12.30 è partito il primo lancio della Martin Cup. I quindici concorrenti hanno inaugurato gli affollatissimi lanci senza incidenti in lancio, e hanno trovato buone condizioni segnalate anche da una coppia di cicogne in spirale sopra il campo. Il modello di un concorrente è purtroppo caduto nel campo di grano accanto alla pista, per cause non precisate. Per gli altri atterraggio senza problemi, allo scadere del tempo operativo.

Martin Cup 2006

Oggi ha inizio la Martin Cup, la gara "open" che precede i campionati del mondo. Si preannuncia un evento colossale, con ben 174 concorrenti, round di 12 lanci di 15 concorrenti ciascuno con le basi spaziate di soli 12 metri. La gara richiederà senz'altro un buon grado di attenzione, con così tanti modelli in aria e tanto vicini al lancio. Ieri lo Stork mostrava di avere una testa tutta sua, e usciva dalla mano del lanciatore puntando deciso verso sinistra, "tagliando" almeno tre basi; se dovesse succedere in gara sarebbe un disastro... penso che al primo lancio chiederò al lanciatore di attendere due o tre secondi dopo l'involo degli altri concorrenti per non rischiare.

Qualche foto

giovedì, luglio 27, 2006

Sotto il cielo di Croda...

...puoi volar senza posa! Sono arrivato ieri sera nella repubblica Slovacca, al seguito della squadra italiana che parteciperà campionati del mondo F3J: Salvigni, Verardi, Zavagno (i tre senior), Gallizia, Generali e Truffo (i tre junior). L'atmosfera all'aeroporto di Bratislava e la Skoda a noleggio mi hanno subito fatto ricordare il lieto paese dei gemelli Ruggeri, Croda, ma in realtà la Slovacchia è ormai un paese dell'Unione Europea a tutti gli effetti, con servizi di standard europeo.
La città che ospita le gare, Martin, è una località turistica piuttosto rinomata, sita ai piedi dei Bassi Tatra. Il sito di volo è l'aeroclub volovelistico locale. I primi voli, da me fatti stamattina con lo Stork, sono stati benedetti da termiche molto diffuse e molto potenti: per almeno tre volte ho recuperato a pochi metri da terra chiudendo i primi due voli a 13 e 25 minuti rispettivamente. Al momento c'è una lieve brezza da Nord, la temperatura si aggira sui 30 gradi ma il clima è nel complesso piacevole, senza afa.
Il clima della gara, comunque, non è certo quello meteorologico. Si respira un'aria molto rilassata, in attesa che domani cominci la gara open, la Martin Cup, ma non riesco a rimanere indifferente al fatto di essere in mezzo ai migliori piloti F3J del mondo, come il campione uscente David Hobby, australiano, o lo statunitense Joe Wurts che non ha certo bisogno di presentazioni.
Cerherò di far seguire a breve un reportage fotografico.

martedì, luglio 25, 2006

Dobry' vìtr

Ovvero: Buon Vento, all'Amico Francesco che parte per la Cecoslovacchia alla volta delle Gare Mondiali di F3J
"Ci facci sapere, ci facci"
PdG

domenica, luglio 23, 2006

Week-end di relax

In previsione del mio impegno, ormai davvero prossimo, alla Martin Cup e ai campionati del mondo di F3J Cumuli sul Faiallocome trainatore, ho deciso di passare un week-end rilassante in pendio con l'obiettivo di ricaricarmi le pile. Sono state, come su quasi tutto il nord Italia, due giornate calde e afose; per fortuna sul solito pendio ligure del Faiallo c'è stata un po' di ventilazione, dovuta in gran parte al richiamo di qualche cumulonembo sull'appennino, che ci ha permesso di sopportare meglio la calura.
Sabato sul pendio c'erano, oltre a me, Roberto e Stefano con i due Apache, il Silent Dream e il Blade. Io avevo portato il Fredy, il Blade e lo Stork (con un pizzico di incoscienza visto che quest'ultimo sarà il mio modello alla Martin Cup giovedì prossimo). Il vento era dapprima deciso, da 25 a 35 km/h, ma orientato in modo da non permettere un buon dynamic soaring; perciò ci siamo "accontentati" di un bel po' di front-side, con tutti i modelli. E' stato con grande piacere che ho potuto vedere in volo il bellissimo Carbon Blade di Stefano, ormai a punto, veloce ed efficiente. Verso il tramonto, poi, l'intensità del vento si è attenuata e abbiamo tirato fuori i galleggioni: il Silent Dream e Carbon Blade in volo lo Stork hanno allora cominciato a danzare da una termica all'altra regalandoci un volo di grande suggestione e bellezza.
Oggi, invece, sul pendio ero l'unico modellista. Dapprima il vento era debole, al punto da costringermi a due atterraggi in emergenza con il Fredy sulle felci molto in basso, giù lungo il pendio (sgranando anche un servo, purtroppo). Poi ha rinforzato disponendosi anche qualche grado verso Sud-Ovest, permettendomi un po' di discreto DS con il Blade. Una nuovo calo del vento mi ha infine consigliato di uscire con il Superblade, con cui ho volato per una buona mezz'ora apprezzando le qualità di volo "tranquillo" del modello, più vivace dello Stork ma comunque molto adatto alle condizioni.

giovedì, luglio 20, 2006

Gli alettoni e gli alberi: esiste una relazione?

Domenica insieme a Francesco abbiamo potuto esplorare più in dettaglio l'inviluppo di volo dell'Apache. Era da un pò di tempo che anche con Stefano si discuteva sul possibilità di cambiare in modo continuo il profilo alare che in questo caso ben gradisce essendo un RG15. Allora grazie all' aria calma (e a Francesco) e quindi con attese più lunghe tra un volo e l'altro, che Francesco mi propone di effettuare alcune "modifiche" sull'Apache. Detto fatto. E cosi dopo pochi voli e vari aggiustamenti delle superfici mobili che mi ritrovo un nuovo aliante con caratteristiche nuove e cosa non da poco un'efficenza assolutamente inaspettata. Infatti nelle condizioni in cui abbiamo volato ovvero condizione nulla su micorpendio l'Apache non solo volava in modo egregio ma in alcune occasioni sfruttava delle termiche piccole per guadagnare quota. Ci si chiede quindi tutti vantaggi? Di fatto sì, se non quello che la sua velocità diminuisce in modo vistoso e che la risposta sull'asse longitudinale è lentissima e quindi sensibile agli alberi! Grazie Fra!
PdG

lunedì, luglio 17, 2006

Profilo variabile!

Dopo una mattinata di allenamenti F3J, ieri mi sono recato con Roberto sul mini-pendio di San Nazario di Montechiaro nella speranza di fare qualche volo con l'Apache e lo Stork. Purtroppo il vento che aveva soffiato in mattinata si era ormai esaurito, costringendo a terra lo Stork e lasciando utilizzabile solo il lancio a mano di Roberto.
Dopo i primi voli in un'aria calma ma poco generosa, Roberto mi ha proposto di provare io stesso a pilotare, cosa di cui ho approfittato con piacere. Ho subito notato che fare quota era decisamente difficile, e che il modello non gradiva di essere rallentato dal cabra. Colto da una intuizione ho domandato a Roberto se facesse uso dello stick di destra per i freni. Alla sua risposta negativa gli ho proposto di usare lo stick per un controllare in modo continuo la variazione di profilo resa possibile dagli alettoni indipendenti: lo faccio da tempo sui Blade che usano lo stesso profilo RG-15 e i risultati mi sembrano buoni. Al contempo gli ho fatto impostare un poco di snap-flap in modo da aiutare il modello nelle cabrate ingrassando il profilo. Roberto ha armeggiato "sapientemente" con la sua MC-24 e ha quindi lanciato di nuovo l'Apache in aria. Abbassando di poco lo stick di destra il modello ha subito mostrato di migliorare la sua resa in condizioni scarse: il volo è risultato più lento ma è anche diventato molto più facile salire e sfruttare condizioni di micro-dinamica o piccole bolle d'aria in risalita. La possibilità di variazione continua del camber permette di cercare il miglior adattamento a diverse condizioni, comunque ci è parso di ottenere la migliore resa con gli alettoni abbassati fino a circa 1-1.5 mm: oltre il modello tendeva a cabrare troppo, delfinando fin quasi allo stallo. Mi pare che anche Roberto abbia apprezzato molto il nuovo carattere dell'Apache, adatto ad un pilotaggio "di fino".
Un successivo controllo ha evidenziato come fosse attiva una miscelazione tra comando del profilo ed elevatore che portava a sovra-cabrare quando il profilo diventava più portante; una volta ridotta questa miscelazione il comportamento è diventato molto regolare, e probabilmente in futuro Roberto potrà provare con escursioni ancora maggiori degli alettoni, prima rese inutilizzabili da questa sovracorrezione.
Questo, naturalmente, se riuscirà a evitare le fronde degli alberi :)

sabato, luglio 15, 2006

Nuovi servi per lo Stork

Ho appena regalato allo Stork due nuovi servi digitali HS-5125 per sostituire i due MPX FL che erano installati sugli alettoni, decisamente troppo affaticati dal duro lavoro. Sono veloci e abbastanza precisi; stasera li ho collaudati in volo e le prestazioni mi sembrano più che soddisfacenti. Ora gli altri, però, sembrano lenti...

mercoledì, luglio 12, 2006

Week-end a Grone

Il programma del week-end passato prevedeva inizialmente la seconda prova di campionato italiano F3J a Maserada sul Piave. I problemi di messa a punto dei miei modelli mi hanno però sconsigliato di partecipare, ragion per cui ho accettato con piacere l'invito di Roberto di tuttala.it che aveva organizzato un "raduno spontaneo" al pendio dei Colli di San Fermo a Grone.
Raggiungo i Colli poco dopo le 14 e 30; già mentre salgo verso il sito di volo con la sacca dei modelli in spalla incontro Roberto che mi dà il benvenuto. Mi presenta gli altri amici presenti: Ale e Francesca, Simone, Marco e Kevin, Leo, Nicola, oltre a tanti altri. Il pendio è veramente molto frequentato, e non mi stupisce perché è bellissimo e oltretutto tenuto benissimo! erba rasata che sembra un campo da golf, e una vista superba sugli altri colli circostanti e sulla valle Cavallina.
Conclusi i convenevoli, monto il Superblade, controllo il totem delle frequenze e... "esco!". Anche se non c'è sole, il vento sostiene bene e il modello fa quota che è una meraviglia. Modelli a GronePrende bene velocità nelle affondate, anche se mi accorgo che probabilmente ho arretrato troppo il centro di gravità. Comincio però a sentire qualche goccia di pioggia sulle mani, e imposto velocemente un circuito di atterraggio: al dispiegamento del butterfly alla fine del braccio di base il Superblade frena tantissimo e si posa sull'erba scendendo da una quota iniziale che, mi dirà poi Roberto, sembrava decisamente troppo alta per atterrare direttamente. Dopo un miglioramento temporaneo seguito da un secondo brevissimo voletto, si scatena il temporale e siamo costretti a riparare nel bar e quindi ad abbandonare il pendio. Dopo una cena conviviale a casa di Roberto e Nini ritorno per la notte in una pensione in prossimità del colle a sognare cielo sereno e vento laminare.
La domenica mattina la vista dalla finestra mi riempe di gioia: splende il sole, non ci sono nuvole e la temperatura è decisamente piacevole. Non c'è però vento, e per questa ragione decido di usare per il primo volo della giornata (alle 9 e 40!) il Falcon elettrico. Uso il motore per uscire, ma per i successivi 30 minuti di volo non ne ho più bisogno, l'attività termodinamica sta già sviluppandosi. Dopo un'oretta circa arrivano anche Roberto con Miki e Nini e Ale con Francesca; mentre montano i loro modelli esco con lo Stork (i cui servi degli alettoni, purtroppo rovinatisi, avevo sostituito la sera prima con due HS-125 cannibalizzati fortunosamente dal Fredy). E' la prima volta che provo in pendio lo Stork e ho tutte le intenzioni di approfittare dell'occasione per iniziare la messa a punto per migliorare la resa in F3J; con il centraggio consigliato da Denis e Thomas il modello è molto più lento di quanto non fosse ad Arbois, e sfrutta meglio le termiche. Certo è autostabile, ma non esageratamente: bastano un paio di tacche di trim per portarlo a un assetto gradevole; come rateo di rollio però non ci siamo ancora, ma è inutile fare prove con i servi di recupero, aspetterò di fare nuove prove quando arriveranno i digitali che ho già ordinato da Andy.
Roberto, complimentandosi per il bel volo dello Stork, mi consiglia di sfruttare la quota maturata per uscire fuori dalla dinamica del pendio per cercare termiche. Il consiglio si rivela ottimo: a Foto di gruppo a Gronequalche centinaio di metri verso l'esterno trovo due termiche molto potenti che mi catapultano nella stratosfera. Non c'è il minimo problema a mantenere la quota, posso volare indefinitamente! certo, lo Stork non prende molta velocità nemmeno nelle affondate e il rateo di rollio è insufficiente per fare acrobazia, ma l'efficienza del modello colpisce tutti. Aggiungendo il ballast le cose però cambiano, e lo Stork fa vedere di cosa è capace.
Inutile dire che a Grone il Superblade mostra subito di essere nel suo elemento. Anche senza ballast il suo profilo gli permettere di correre molto bene, e le acrobazie escono pulite e rapide, compatibilmente con l'inerzia della sua lunga ala. Il Blade da 1.9 si trova invece meno a suo agio, perché non riesco a fargli prendere abbastanza quota sul pendio da poter poi uscire a caccia di termiche; evidentemente le condizioni della giornata sono adatte ai modelli un po' più grossi. L'eccezione a questa regola è il Blade 1.5 elettrico di Roberto, che sfruttando per pochi secondi il motore riesce a catapultarsi sulle termiche che si formano sul colle di fronte. La velocità di questo modello è impressionante, tanto in aria quanto in atterraggio (anzi, ovviamente lo è ancora di più in atterraggio).
Dopo le 16.30 il gruppo di noi piemontesi leva le tende per ritornare a casa in tempo per la finale della coppa del mondo. Restano negli occhi i tanti bellissimi modelli, F3K, F3J, elettrici, riproduzioni, e nelle orecchie il fischio del Blade di Roberto. Grazie!
Panorama da Grone

martedì, luglio 11, 2006

Punto di non ritorno

Eccomi finalmente a raccontare la mia giornata di volo "reale" presso l'Aeroclub Volovelistico Milanese. Domenica 2 Luglio, insieme all'amico Francesco ci siamo recati all'AVM per effettuare un volo "passeggeri". In realtà sto apprezzando moltissimo la filosofia di questo club per avvicinare la gente al mondo del volo a vela, basta leggere quanto sto per scrivere per capire cosa "c'è dietro".
L'atmosfera al Club è cordiale ed entriamo subito in sintonia con l'ambiente.
Molto apprezzato il fatto di poeter stare Roberto nel cockpitsulla linea di volo divertente ed istruttivo perchè immersi nell'attività di quanto accade in ogni momento. La giornata passa ascoltando vari piloti, toccando con mano alianti favolosi e osservando le lezioni degli allievi. Arriva finalmente il mio turno e ci si prepara per il volo su un Aliante Twin Astir. L'istruttore Paolo, persona cordiale, mi mette subito a mio agio e dopo aver spiegato alcune nozioni fondamentali sul traino mi lascia il pilotaggio dell'aliante già dal traino. Rimane un mistero come tenere una traiettoria diciamo "coerente" al trainatore ma nonostante tutto riesco con non poca fatica a portarlo in quota. Dopodichè con precisone chirugica Paolo mi dimostra come guadagnare 350 mt in una termica ben deboluccia sotto un micorculmuletto insignifcante... rimango sbalordito... mi ricede l'aliante ed ingaggio la battaglia con il filo di lana che dopo robuste "spedalate" rimane in qualche modo dritto.
A questo punto volo per il piacere di volare una condizione che si apprezza solo su un aliante. Riprende i comandi Paolo e mi porta ad effettuare un bellissimo looping... mi ricede i comandi... Roberto ready for takeofftentativo di spiralare, ovviamente senza successo, ma mi meraviglierei del contrario, anzi quando accenndo qualche virata stretta il filo di lana schizza via... il tempo passa e Paolo mi dice se me la sento di portarlo in atterraggio... lui non sa che non c'era bisogno di chiederlo e quindi sotto la sua guida ricevo le istruzioni per la prenotazione e l'avvicinamento; tranquillità e precisione sono le doti di Paolo che con tono pacato mi guida ad allinearmi alla pista. Sento qualche piccola correzione e finalmente tocco la pista. Rimango per un buon quarto d'ora in una condizione "sospesa". Non posso che ringraziare Paolo per avermi fatto provare una così bella esperienza; se tutto va bene il 23 sarò di nuovo lì per il minicorso... non vedo l'ora!

lunedì, luglio 03, 2006

Ci risiamo!

In termica sul Twin AstirIeri Roberto mi ha chiesto di accompagnarlo a Rivanazzano, dove aveva preso appuntamento per provare un volo in aliante dopo avere perso il mini-corso di domenica scorsa. Potevo forse lasciarmi sfuggire l'occasione per un supplemento d'indagine sul Twin Astir? Naturalmente no, e così mi sono goduto un'altra quarantina di minuti in aria. Come tenere la traiettoria al traino rimane un gran mistero, ma il filo di lana comincia a essere più domabile. Grande emozione è vedere l'ago del variometro entrare nel quadrante positivo, beninteso sotto la mano dell'istruttore. Che a me, ancora una volta, ha lasciato il grandissimo piacere di riportare a terra l'aliante.