martedì, luglio 20, 2010

sabato, luglio 17, 2010

Ritorno all'Alpe di Siusi

Dal momento che in ciascuno degli ultimi due anni ho passato ben UN giorno in pendio, ho deciso che quest'anno avrei sopperito in qualità ciò che mi manca in quantità. Ho così appena terminato una settimana di vacanza all'Alpe di Siusi, luogo che ho naturalmente scelto per via del famoso pendio dello Spitzbühl, che già avevo visitato nel 2005 ma in una giornata priva di condizioni adatte e di modellisti.
Quest'anno la musica è stata diversa. Per cominciare ho prenotato un albergo a Compatsch, quindi già sull'Alpe, in maniera da non essere legato agli orari di transitabilità della strada o a quelli della cabinovia. Inoltre ho cercato e trovato il consiglio di un frequentatore abituale, il gentilissimo Matteo "teobeer" che mi ha accompagnato insieme ad altri modellisti.
Il sito di volo era esattamente quello dove ero stato cinque anni or sono: un balcone erboso sopra un pendio molto scosceso ricoperto di conifere, davanti alla mole maestosa dello Sciliar e con l'Alpe di Siusi che si stende a lato.
Quello che all'epoca non avevo capito è che lo Spitzbühl non è un pendio di dinamica ma di termica, per cui non bisogna lasciarsi spaventare dal poco vento, ma lanciare ugualmente per raggiungere e sfruttare le termiche che si trovano già una ventina di metri avanti al pendio. Naturalmente bisogna aspettare l'orario giusto (dopo pranzo), ma benché mi fossi portato la fusoliera elettrica del Pike non ho mai avuto la minima tentazione di accendere il motore.
Già, i modelli: oltre al Pike elettrico ho portato anche la fusoliera glider del Pike, il Blade 1.9 e il Superblade. Le condizioni sono state talmente buone che il Pike è risultato troppo galleggione, anche con il ballast pesante: un bellissimo volo, ma il divertimento vero è venuto naturalmente dai due Blade. In particolare il Blade 1.9 mi è piaciuto e mi ha emozionato come al primo volo, veloce, preciso, rapido nei comandi. E' stata l'occasione per programmare e rifinire i programmi dei due modelli sulla T12: ora corse, differenziale e combimix sono bene a punto, e entrambi i modelli volano stabili e veloci senza effetti secondari, con un bel rollio assiale.
Naturalmente allo Spitzbühl lo spazio aereo è stato condiviso con rapaci, con numerosi parapendio e con alcuni modellisti, anche se meno numerosi di quello che mi aspettavo. Uno di loro, un modellista altoatesino di cui purtroppo non ricordo il nome, ha scattato la bellissima foto che ritrae il Pike in volo contro la parete rocciosa dello Sciliar.
Ho trovato il massimo rispetto di tutti, e la gentilezza dei gestori del rifugio che mettono a disposizione dei modellisti la skiraum, in modo che si possano lasciare i modelli in loco e andare e venire come si vuole, in seggiovia o a piedi, senza l'impaccio dei modelli al seguito. Aggiungendo la bellezza dello scenario e le condizioni fantastiche ho capito perché questo è uno dei pendii più rinomati d'Europa.