lunedì, luglio 28, 2008

It is Perfect!

Nella settimana appena trascorsa sono riuscito a trovare alcune occasioni per provare il nuovo Pike Perfect. Dopo avere rifinito il programma radio, il centraggio e il trim di base, ho cominciato a divertirmi davvero.
La prima cosa che mi ha colpito del Perfect è la sua stabilità. Non tanto quanto è stabile, ma il modo in cui lo è; negli altri miei alianti la stabilità longitudinale si otteneva a prezzo di un comportamento oscillatorio non abbastanza smorzato, che "esteticamente" non mi è mai piaciuto e che rende più difficile leggere l'aria. Invece il Perfect vola dritto, pur mantenendo un margine statico tranquillo.
Un altro aspetto interessante è la prontezza sui comandi. Quando ho ricevuto le indicazioni sul setup da Marco Salvigni ricordo di avere pensato che le escursioni erano probabilmente troppo ridotte; al contrario, il modello ha un rateo di rollio molto buono e soprattutto un'inerzia ridottissima. Combinati con un buon setup di differenziale e combimix, questi fattori lo rendono estremamente maneggevole: riesco a farlo girare molto stretto senza perdere in autorità di controllo, e a invertire il senso di rotazione senza effetti secondari sul beccheggio.
La ridotta inerzia di rollio lo rende anche un buon segnalatore di termiche: se incrocia una bolla, il modello rolla subito. Il rateo di discesa in aria calma sembra anche molto ridotto, benché non abbia ancora avuto modo di misurarlo.
Ciò che più mi ha impressionato, comunque, non è stato uno di questi parametri "da banco di misura", ma la facilità di pilotaggio e il modo in cui perdona i miei errori e le mie imprecisioni. Al mio secondo volo col Perfect, nell'aria calma della sera, mi è capitato un episodio emblematico: a causa di un setup di traino troppo aggressivo, con stalli di estremità ripetuti, ho deciso di rimettere il modello in volo orizzontale e terminare il traino in anticipo, sganciandomi dal cavo a circa 50 metri. Ho lasciato che il modello proseguisse sottovento fino a una nuvoletta di polvere sollevata da un trattore che stava fresando un campo vicino, e ho trovato una debole termica. Lo straordinario però non è questo, ma che ho tenuto la bollicina per 10 minuti, senza mai superare la quota di sgancio, e poi sono rientrato tranquillamente per concludere il tempo operativo sul centro. Con lo Stork non mi sarei azzardato a farlo, ma il Perfect mi ha dato da subito una impressione rassicurante, come se potessi contare su un buon margine di sicurezza prima dei limiti dell'inviluppo di volo.
Non vedo l'ora di provarlo in gara!

lunedì, luglio 21, 2008

Eurotour F3J Monaco

La gara Eurotour F3J di Monaco è passata lasciandomi l'amaro in bocca. Per tutta la giornata di sabato ho fatto una gara che reputo buona, con il prezioso aiuto di Max e Marco, e dopo il quarto lancio mi trovavo in ventiseiesima posizione in classifica generale. Domenica, dopo una notte di pioggia e temporali, le condizioni erano diverse: vento, termiche piccole che richiedevano modelli dalle reazioni rapide, e nel complesso deboli. Con lo Stork, semplicemente, non ce l'ho fatta: ho fatto due splendidi "buchi" e sono scivolato in ottantesima posizione. Meglio è andata agli altri, in particolare a Marco Salvigni che è entrato nei fly-off, ha fatto due lanci perfetti e un terzo meno fortunato, ed ha terminato in settima posizione.
La gara è stata comunque bella, con grandi piloti ma tutto sommato una Eurotour come le altre, la presenza dei tedeschi era ovviamente numerosissima ma non "mostruosa". Curiosa la decisione dell'organizzazione di non dare una scansione del tempo che mancava all'inizio del tempo operativo, né con un conto alla rovescia né con un cronometro o con una indicazione acustica dell'inizio del tempo di preparazione (il regolamento non lo richiede). Come risultato, l'helper si trovava a poter dare il segnale ai trainatori solo al momento del suono d'inizio del tempo operativo, e quindi il pre-tensionamento diventava importante al fine di poter rilasciare simultaneamente il modello.

giovedì, luglio 17, 2008

Ritorno al pendio

Finalmente sono riuscito a regalarmi un po' di volo in pendio, per la prima volta nel corso di quest'anno 2008. E' avvenuto ieri sul pendio di Le Cune, sopra Moena, che già avevo avuto modo di sperimentare negli anni passati. Quest'anno il posto è risultato più complesso da raggiungere perché gli impianti di risalita sono in rifacimento, e bisogna però fare un pezzo in auto lungo una carrareccia nel bosco e un pezzo a piedi.
Il pendio si è "comportato" proprio come ricordavo: debole dinamica proveniente da Sud, in modo da volare con lo sfondo del passo Rolle e delle Pale di San Martino, e termiche fuori sopra la valle. La tecnica prevede di lanciare da un prato, far superare al modello il ciglio del sentiero e quindi fare quota se si aggancia, o rientrare lateralmente se non si trova nulla. La termica ieri aveva una ciclicità piuttosto chiara: se si agganciava si poteva fare una buona quota e divertirsi circa un quarto d'ora o venti minuti di volo, prima che il modello risultasse "schiacciato giù" da una forte discendenza in preparazione del distacco di una nuova termica. Ieri avevo con me solo il Superblade, con cui riuscivo a sfruttare al meglio le condizioni usando il profilo variabile, con circa 3 gradi di deflessione di flap e alettoni; con il profilo a zero faticavo a mantenere la quota e mi trovavo a terra assai prima. Era la prima uscita del Superblade dopo la riparazione dei danni riportati l'estate scorsa, e la riparazione mi è costata circa 100 grammi, ma più che all'aumento di peso sono portato ad attribuire questo tipo di performance alle condizioni di altura (Le Cune è a 2200 metri).
Con circa due ore di volo sono arrivate le quattro del pomeriggio, e un problema ad uno dei servi mi ha impedito di proseguire oltre. Ora il Superblade è di nuovo nella sua sacca, mentre sto caricando le batterie dei due Stork che sabato e domenica mi serviranno nella gara Eurotour F3J di Monaco.

sabato, luglio 05, 2008

Campione del mondo!

Abbiamo terminato i fly-off. A causa di un refly abbiamo volato sette round, e prima dell'inizio della terza batteria di due voli avevamo Giovanni Gallizia a soli due punti dal primo (meno male che Max mi ha suggerito di analizzare con Excel la classifica per tener conto degli scarti, io non me ne ero accorto mancando ai miei doveri, e quando lo abbiamo capito abbiamo anche capito come dovevamo comportarci). La tattica di gara è diventata più aggressiva, ma un atterraggio anticipato al quinto round ha portato via ancora due punti a Giovanni che rimaneva al terzo posto. Al sesto round una collisione ha portato al refly della batteria; meno male perché Gianni non era riuscito ad agganciare e ha atterrato presto. Nel refly Gianni è stato il primo a sganciare, e l'ultimo a toccare terra; l'americano e il tedesco che lo precedevano hanno "bucato" e così Gianni si è laureato campione del mondo F3J 2008 per la classe junior!

venerdì, luglio 04, 2008

Fine dei round eliminatori

I giorni trascorsi sono stati pesanti e pieni di lavoro per tutti, non sono assolutamente riuscito a tenere aggiornato il blog nemmeno per il poco che ho fatto per la Spor Yapi Cup. Ora si sono appena conclusi i round eliminatori: nessuno dei nostri senior è purtroppo entrato nei fly-off: Marco Salvigni è arrivato al quindicesimo posto, Max 65esimo e Giuseppe 71 esimo. Tra gli junior Giovanni è arrivato ottavo e prenderà quindi parte ai fly-off, poi abbiamo Marco Gallizia 19esimo e Carlo 28esimo.