domenica, settembre 25, 2011

Ritorno a Trnava (2)

Il giorno dopo la conclusione della Visegrad Cup F5J a Trnava si è disputata la Trnava Cup, gara internazionale F3J inserita nel circuito Eurotour. Con un pizzico di incoscienza, Max ed io avevamo deciso di parteciparvi visto che già eravamo lì, convincendo anche Thomas a raggiungerci in aereo in modo da fare un significativo test prima del campionato europeo.
Appena iniziata la gara ci siamo resi conto che non c'era stato solo "un pizzico" di incoscienza, ma un bel po': in tre era infatti impossibile organizzarsi per trainare e fare da caller, per cui abbiamo dovuto ricorrere all'aiuto della squadra Ucraina, a cui gli organizzatori avevano casualmente deciso di abbinarci. A parte un po' di incomprensione iniziale, la cosa è stata provvidenziale, perché i ragazzi ucraini erano organizzatissimi, atletici e... molto interessati ai setup del Supra di Thomas, per cui da un lato è stato un do-ut-des, dall'altro ci siamo fatti degli amici che poi si sono dimostrati preziosi ed entusiasti supporter all'europeo.
La gara in sé è stata strana: cominiciata subito in salita per Max e Thomas, e con un 1000 per me. Le condizioni erano difficili ed altalenanti: bisognava volare lontano e rischiare, pur sapendo che senza scarti un buco non perdona. Con un po' di fortuna e un ottimo helper in Max sono riuscito a dribblare i problemi, raccogliendo tre 1000, due punteggi sopra il 990, un 985 e un 872: sufficienti per finire in quinta posizione, saldamente dentro i fly off! Due giorni dopo il primo fly-off della mia vita, mi ritrovavo nel mio primo fly-off in una Eurotour F3J!
I fly-off si sono disputati in condizioni da gara di atterraggi, ma io ci ho messo del mio meglio perché non lo fossero: dopo un primo lancio senza particolari problemi, nel secondo Max mi ha messo subito in termica e dopo meno di cinque minuti mi ritrovavo con il modello sopra la testa a circa 300-350 metri. A quel punto, l'impensabile: dico "Max, non lo vedo bene; c'è un'alternativa?" e Max mi trova l'alternativa, solo che per non avere quel trascurabile problema del modello alto sopra la testa ho attraversato due minuti di buca e mi sono ritrovato col modello sottovento di 700 metri, alto forse 10 metri da terra (anzi, sicuramente sotto il livello dei miei piedi per via della lieve pendenza del terreno!). Il bello è che io mi accorgevo di essere in una situazione... diciamo non ideale, ma in quella condizione, col modello proiettato contro lo sfondo della città, non ero assolutamente preoccupato della distanza o della mia vista. Semplicemente ero preoccupato perché non trovavo nulla, finché... un piccolo movimento, un giro, un altro, comincia a dare, tienilo veloce, sale, sale... "Max bisogna salire più veloci altrimenti non riesco a rientrare entro la fine dell'operativo"... e il modello sale, sale ancora, ritorna a 400 metri a tre minuti dalla fine del tempo operativo, e poi giù a freni aperti per l'atterraggio, a 14:54 e 97!
Bene anche il terzo fly-off, senza problemi e senza pazzie come il precedente, nel complesso un 996, un 994 e un 989 che mi proiettano al quarto posto anche in questa gara, non male per la prima volta! Vince stra-meritatamente Manuel Reinecke, con ben 3000 punti, seguito da altri due junior: Marko Gala e Jan Littva. 21esimo posto per Max, e 25esimo per Thomas.

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