lunedì, marzo 12, 2007

I pendii (Knowledge Base)

(Questo è un post particolare, deve essere letto sotto l'aspetto prettamente tecnico e non politico)
La Liguria è un luogo ricco di pendii e quindi di modellisti di volo a vela che posso dirsi fortunati di vivere in un luogo cosi. Molti pendii, molti modellisti, molti stili. A parte le solite "leggende" del carattere dei liguri ecc. ecc. vorrei focalizzarmi sulla conoscenza dei pendii e della tecnica di volabilità. Tipicamente quando io visito altri pendii innazitutto chiedo la tecnica delle varie fasi di volo poi guardo e se mi aggrada volo e sopratutto mi adatto per quanto possibile alle "usanze" del luogo. Questo l'ho imparato subito e credo faccia parte delle cosidette "conoscenze di base" del bravo aeromodellista. Ci sono pendii che conosco bene ed altri meno e su tutti "comunque" applico la regola che ho sopra citato. Ovviamente, come tanti modellisti ho il mio pendio preferito e -ancor di più in questo caso, peccando un po' di immodestia- debbo dire che ho sempre considerato affettivamente "mio" il pendio dove attualmente volo insieme ad altri amici, per una serie di lunghe ragioni che non sto qui ad elencare. Alcuni mi hanno dato ragione, altri no; ma questo non è importante. Il pendio del Bric Geremia offre la possibilità di volare con ampie angoli di vento ovvero in pratica è possibile volare con tutti i venti che tipicamente soffiano in Liguria (Scirocco, Mezzogiorno, Libeccio, Tramontana e Grecalino quando c'è). Offrendo tanti venti, di conseguenza gli atterraggi sono diversificati: alcuni più complessi altri estremamente semplici. Io negli anni, ovvero con l'esperienza, ho delineato due tecniche di atterraggio: una per i venti settentrionali e l'altra per i venti meridionali. Per quanto riguarda i venti meridionali il punto di lancio e quello di atterraggio vengono normalmente riconosciuti in modo univoco da tutti; diverso il discorso per i venti settentrionali dove un esiguo numero di modellisti insiste in una locazione differente da quella "standard". Pur rispettando le loro idee non le condivido (e non solo io) e vi spiego il perchè. Innanzitutto lanciano in un punto più basso, ed è già un controsenso poiché a pochi metri c'è la possibilità di lanciare da un punto più elevato (ricordate l'equazione quota=sicurezza?); inoltre il punto di lancio più alto offre una visione completa di tutta l'area volabile. Peggio ancora è la situazione dell'atterraggio in quanto molti pilotano posizionati nel sentiero di avvicinamento; considerando anche i modelli sparsi a terra, l'atterraggio diventa complesso. Inoltre più di una volta è stato detto "guardate che siete sulla zona di atterraggio" ma purtroppo le aspettative sono state disattese. La mia proposta: io inviterei almeno a provare una volta la nostra modalità e magari a discuterne insieme a noi pro e contro, poi si vedrà.

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