lunedì, luglio 17, 2006

Profilo variabile!

Dopo una mattinata di allenamenti F3J, ieri mi sono recato con Roberto sul mini-pendio di San Nazario di Montechiaro nella speranza di fare qualche volo con l'Apache e lo Stork. Purtroppo il vento che aveva soffiato in mattinata si era ormai esaurito, costringendo a terra lo Stork e lasciando utilizzabile solo il lancio a mano di Roberto.
Dopo i primi voli in un'aria calma ma poco generosa, Roberto mi ha proposto di provare io stesso a pilotare, cosa di cui ho approfittato con piacere. Ho subito notato che fare quota era decisamente difficile, e che il modello non gradiva di essere rallentato dal cabra. Colto da una intuizione ho domandato a Roberto se facesse uso dello stick di destra per i freni. Alla sua risposta negativa gli ho proposto di usare lo stick per un controllare in modo continuo la variazione di profilo resa possibile dagli alettoni indipendenti: lo faccio da tempo sui Blade che usano lo stesso profilo RG-15 e i risultati mi sembrano buoni. Al contempo gli ho fatto impostare un poco di snap-flap in modo da aiutare il modello nelle cabrate ingrassando il profilo. Roberto ha armeggiato "sapientemente" con la sua MC-24 e ha quindi lanciato di nuovo l'Apache in aria. Abbassando di poco lo stick di destra il modello ha subito mostrato di migliorare la sua resa in condizioni scarse: il volo è risultato più lento ma è anche diventato molto più facile salire e sfruttare condizioni di micro-dinamica o piccole bolle d'aria in risalita. La possibilità di variazione continua del camber permette di cercare il miglior adattamento a diverse condizioni, comunque ci è parso di ottenere la migliore resa con gli alettoni abbassati fino a circa 1-1.5 mm: oltre il modello tendeva a cabrare troppo, delfinando fin quasi allo stallo. Mi pare che anche Roberto abbia apprezzato molto il nuovo carattere dell'Apache, adatto ad un pilotaggio "di fino".
Un successivo controllo ha evidenziato come fosse attiva una miscelazione tra comando del profilo ed elevatore che portava a sovra-cabrare quando il profilo diventava più portante; una volta ridotta questa miscelazione il comportamento è diventato molto regolare, e probabilmente in futuro Roberto potrà provare con escursioni ancora maggiori degli alettoni, prima rese inutilizzabili da questa sovracorrezione.
Questo, naturalmente, se riuscirà a evitare le fronde degli alberi :)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi, il profilo flappato di fatto aumenta il diedro longitudinale quindi per forza di cose il modello risulta più stabile, a volte anche troppo.

C'è un mini pendio a Montechiaro d'Asti??? (intendo quello sulla statale AT-Chivasso)

Franz ha detto...

C'è un mini-pendio a Montechiaro d'Asti, ma non è sul versante della val Rilate (quella della statale Asti - Chivasso) ma sul versante della valle Versa (quella di Tonco, Frinco, Montiglio). E' la collinetta su cui sorge la chiesa romanica di San Nazario, piuttosto nota e facile da trovare se chiedi in giro.

Franz ha detto...

Vedi anche l'altro mio post http://ilgabbianorc.blogspot.com/2006/06/panorama.html

Anonimo ha detto...

sono di nuovo io. oggi mentre volavo ho pensato al mio commento riguardo la flappatura...ho detto una bella cavolata: con il profilo flappato il Cm del profilo è maggiormente negativo e il modello risulta meno stabile, infatti sul mio 1-26 questa pratica mi aveva dato dei problemi (instabilità) poi risolti grazie ad un centraggio più avanzato.ciao ciao