La giornata di oggi si è aperta con qualche rischio di nebbia marina in risalita verso le cime, che fortunatamente non si è concretizzato. Un bel sole, tanta gente in giro per il primo maggio, e un vento più robusto di quello di ieri. La solita compagnia di amici e famiglie sul pendio del Faiallo.
Le condizioni mi hanno permesso di mettere alla prova come si deve il Blade. 25 km/h tanto per cominciare, provo subito qualche giro di dynamic soaring. Non è facile, l'inizio della zona dei rotori non è netta, rinuncio dopo un paio di tentativi. E provo invece a fare quota: anche con l'aggiunta di oltre due etti di ballast basta abbassare di un paio di millimetri flap e alettoni e il Blade sale, sale, sale! E converte volentieri l'energia potenziale in cinetica, permettendo veloci traversoni e acrobazie. Azionando il butterfly, poi, scende quasi in verticale e si posa dolcemente sui cuscini di erica che rivestono la zona di atterraggio.
Stefano dà inizio alla sua terza lezione di volo, sotto la supervisione di Roberto. Se la cava veramente bene, ma il vento rinforza e nella prova seguente il suo Trendy finisce in discendenza ed è costretto a posarsi sui noccioli nel lato "DS" del pendio. Purtroppo ci rimette uno dei pannelli esterni dell'ala, così Stefano avrà anche occasione di cimentarsi con le riparazioni in balsa. Keep it up!
Il pomeriggio prosegue con un paio di "corse" dapprima tra il Merlin di Roberto e il mio Micro Spark, che hanno velocità simili e con cui ci divertiamo a rincorrerci e avvitarci l'uno attorno all'altro. Poi passo nuovamente al Blade e qui la differenza di velocità si fa sentire. Riprovo anche il DS e questa volta la zona di separazione è più netta, l'inerzia del Blade aiuta a mantenere la traiettoria e la velocità raggiunta è incredibile. Mentre atterro, Roberto ingaggia con il Merlin un volo in formazione con un falchetto giunto nelle vicinanze, che si lascia inseguire per un po' prima che la vista consigli al Merlin di ritornare verso il pendio.
Nuovo duetto, questa volta tra il Silent Dream di Roberto e il mio Blade. Il Blade non riesce a salire velocemente come il Silent, ma tre giri di DS bastano per fiondarlo verso l'alto a raggiungere l'amico a un centinaio di metri sopra la cresta.
La giornata è stata eccellente quasi sotto ogni profilo, peccato che per Stefano si sia conclusa male. Sono molto soddisfatto di come il Blade si è comportato, è il modello più polivalente tra quelli che finora ho provato.
1 commento:
Bene bene vedo che vi siete divertiti alla grande in questi due giorni posso solo leggervi per il momento causa infortunio,ma mi mettete sempre più l'acquolina in bocca emm..nel cervello volevo dire per il pendio e verso il blade,a rileggervi il prima possibile (intanto io fantastico)
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